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Tokyo, dirigente Toyota arrestata con l’accusa di traffico di droga

L’americana Julie Hamp, nuovo responsabile della comunicazione Toyota, è sospettata di importazione di 57 pillole di ossicodone dagli Stati Uniti. Toyoda: “Dirigenti e personale sono come figli, da genitore chiedo scusa”.
A cura di Valeria Aiello
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Le autorità giapponesi hanno arrestato l’americana Julie Hamp, 55 anni, responsabile della comunicazione di Toyota, con l’accusa di traffico internazionale di droga dagli Stati Uniti. L’arresto è avvenuto il 18 giugno scorso. La Hamp è sospettata di importazione di 57 pillole contenenti il farmaco ossicodone (diidro-idrossicodeinone) dagli Stati Uniti. A scusarsi per l’incidente in una conferenza stampa è il Presidente di Toyota, Akio Toyoda, che ha ribadito che non era intenzione della donna agire illegalmente. “Per me, dirigenti e personale che sono diretti subalterni sono come dei miei figli” ha detto Toyoda. “È responsabilità di un genitore per proteggere i suoi figli e, se un bambino causa problemi, è anche responsabilità di un genitore per chiedere scusa”.

Report dei media giapponesi, citando fonti della polizia, riferiscono che le pillole di ossicodone sono state ritrovate dai funzionari della dogana dell’aeroporto di Narita lo scorso 11 giugno, in un piccolo pacco con un’etichetta “collane” che è stato inviato dagli Stati Uniti e indirizzato alla signora Hamp in Giappone. Il pacchetto con le pillole era in fondo a un pacco più grande che conteneva anche collane, pendenti e altra bigiotteria.

Julie Hamp, nominata dirigente Toyota nel mese di aprile come amministratore delegato per la comunicazione aziendale, era entrata in Toyota US nel 2012 per poi trasferirsi a Tokyo il mese scorso, dove avrebbe dovuto stabilire la sua nuova residenza. Precedentemente aveva lavorato cinque anni alla PepsiCo e, prima ancora, 25 anni alla General Motors. La Hamp ha affermato di non sapere che il farmaco fosse sottoposto a speciali autorizzazioni. L’importazione di l’ossicodone, un farmaco analgesico oppiaceo sintetico, legale su prescrizione in Giappone, richiede una preventiva autorizzazione dal Ministero della salute, e deve essere trasportato dall’individuo. L’invio in posta internazionale, come una lettera o un pacco, è invece vietata. Hiroaki Okamoto, un avvocato di difesa penale presso l’ufficio di difesa penale Nakamura di Tokyo che non è coinvolto nel caso della Hamp, ha detto che se l’accusa sarà confermata, la donna potrebbe andare incontro ad anni di prigione, fino all’ergastolo.

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