Tony Cairoli sulla F1: “Adrenalina pura, grazie Red Bull”
Un regalo per il titolo di campione del mondo 2017, il nono alloro iridato per Antonio Cairoli in carriera: per questo Red Bull ha deciso di far provare al campione siciliano una monoposto di Formula 1, seconda uscita premio per il campione di Patti dopo quella di fine ottobre con la KTM RC16 di MotoGP organizzata sempre dal colosso degli energy drink nonché suo sponsor personale.
“Adrenalina pura, grazie Red Bull”
Dopo aver preso confidenza con il Red Bull Ring di Spielberg al volante di una di una Formula Renault 3.5, Cairoli si è calato nell’abitacolo di una Red Bull RB8, la monoposto campione del mondo nel 2012 con Sebastian Vettel ma con i colori dell’attuale livrea della Toro Rosso, la stessa vettura sulla quale si sono alternati prima Marc Marquez e poi Dani Pedrosa che già martedì hanno avuto la possibilità di rompere il ghiaccio con il bolide a 8 cilindri. Come i due piloti Honda, anche Tony Cairoli ha potuto fare affidamento su un coach d’eccezione, l’ex pilota di F1 Mark Webber che ha dispensato consigli preziosi soprattutto per quanto riguarda i punti di frenata e la percorrenza in curva.
Complessivamente il pilota di Patti ha percorso 20 giri sul tracciato che il prossimo 1° luglio ospiterà il Gp d’Austria di Formula 1, trovandosi subito a proprio agio e facendo segnare anche buoni intermedi. “È un’esperienza fantastica perché provare questa macchina sicuramente non è da tutti, ringrazio Red Bull per l’opportunità” ha detto il campione siciliano ai microfoni di Fanpage.it che ha seguito da vicino il suo test. “Per me che vengo da uno sport dove la velocità è relativa, è stato difficile avere subito l’occhio su questo tipo di pista e con una macchina ma sono contento perché è un’adrenalina fantastica. La difficoltà maggiore è l’occhio alla velocità, alla staccata più che altro, a differenza dei miei colleghi motociclisti che hanno girato prima di me e che invece sono molto abituati alle staccate e conoscevano la pista per averci corso. Abituarmi un po’ con questi pochi giri a disposizione per poter andare sempre più forte è stata la cosa più difficile”.
Severo con se stesso come è giusto che sia un campione della sua caratura, Cairoli ha confermato il suo innato istinto per la velocità, memore delle esperienze sulle quattro ruote già avute in occasione di varie edizioni del Monza Rally Show, del Rally Legend e del Memorial Bettega del MotorShow di Bologna: “La sensazione più forte sicuramente è l’adrenalina che ti dà il rumore della macchina, che è fantastico, sia poi l’accelerazione fuori dalle curve che ti dà una forza G molto potente. Si sente molto questa cosa, quindi è la cosa che mi è rimasta più impressa. Mi aspettavo di avere una macchina così performante e con tantissimo grip. Più che altro è una questione di abituarsi un po’ alla pista in se stessa, alle ruote scoperte, all’essere così bassi nell’abitacolo. Per me che vengo da uno sport come il motocross dove sono molto libero sul mezzo, stare così chiuso nell’abitacolo con poca mobilità è stato veramente difficile. Però ovviamente è molto importante essere stabili su una macchina così veloce” ha concluso Cairoli che, archiviata questa esperienza, tornerà già questo weekend in sella alla sua KTM 450 SX-F nel round francese del mondiale MXGP per poi rientrare in Italia e raggiungere Ottobiano per il Gp di Lombardia in calendario il 16 e 17 giugno.