Top Gear, Jeremy Clarkson potrebbe tornare
Il futuro di Jeremy Clarkson si deciderà la prossima settimana. Un portavoce della Bbc ha confermato che la relazione interna sulla vicenda che ha portato alla sospensione del noto presentatore verrà consegnata al direttore generale la prossima settimana. Il celebre conduttore era stato sospeso dopo una lite con il produttore Oisin Tymon nata per un pasto freddo al ritorno in albergo dopo una giornata di riprese. I responsabili della Bbc avrebbero appreso la notizia dallo stesso Clarkson, decidendo di sospendere il conduttore e la trasmissione del programma. Per chiarire la vicenda, il Senior executive della Bbc, Ken MacQuarrie, sta valutando le prove raccolte. “Una volta che il quadro sarà chiaro, imposteremo le eventuali e ulteriori iniziative” chiarisce una nota della Bbc.
Tuttavia Clarkson sarebbe molto vicino al ritorno in trasmissione, ma il suo rientro potrebbe essere accompagnato dall’arrivo di un executive minder, una persona che si inserisca nei rapporti tra il conduttore e il produttore esecutivo, Andy Wiliams, che non sarebbe in grado di controllare Clarkson in virtù della storica amicizia che lo lega al presentatore. “Credo che un modo per risolvere la questione sia quella di mettere qualcuno di forte in grado di gestire Clarkson e di gestire il programma” ha rivelato una fonte della Bbc al Daily Mail.
La sospensione dello show ha avuto un costo importante in termini di audience per l’emittente britannica che dopo l’annullamento della puntata di domenica scorsa ha avuto un crollo di pubblico di 4 milioni di spettatori. Secondo quanto riferito dal Mirror, la Bbc sarebbe intenzionata a trasmettere i restanti episodi della serie non andati in onda, indipendentemente dalla decisione che verrà presa su Clarkson, ma gli altri due conduttori del programma, James May e Richard Hammond, avrebbero rifiutato di registrare le parti in studio senza Clarkson. Un atto di solidarietà che si somma a quello della rete, dove la petizione #BringBlackClarkson su Change.org lanciata dal blogger Guido Fawkes è stata sottoscritta da quasi 1 milione di persone.