Toyota domina la 24 Ore di Le Mans, Alonso campione del mondo Wec
Due mondiali di Formula 1, due vittorie alla 24 Ore di Le Mans e, adesso, anche campione del mondo Wec, il mondiale endurance: Fernando Alonso aggiunge un altro trofeo al suo già ricco palmarès diventando così uno dei piloti più vincenti di tutti i tempi. Lo spagnolo, infatti, grazie al 1° posto ottenuto nella corsa di durata più famosa del mondo, tappa conclusiva della stagione 2018/19 del campionato endurance, è riuscito a conquistare il titolo insieme al suo equipaggio formato da Sebastian Buemi e Kazuki Nakajima.
Una gara, quella della Toyota numero 8, che è parsa in discesa già dalla partenza: l'equipaggio del campione spagnolo, infatti, è riuscito a scattare dalla seconda casella in griglia, vicino alla vettura gemella. Alonso e i suoi compagni di squadra, quindi, si sono limitati a condurre una gara senza troppi rischi riuscendo a giungere al traguardo in prima posizione a causa dell'incredibile sfortuna della Toyota costretta a richiamare al box la vettura numero 7 per cambiare la ruota forata nell'ultima ora di gara. Un contrattempo sufficiente a far salire lo spagnolo e compagni in testa e agguantare il titolo laureandosi quindi campioni del mondo; sarebbe bastato addirittura un settimo posto visto che Alonso e compagni potevano contare su un vantaggio notevole sui rivali. Per l'ex ferrarista, che l'anno prossimo non correrà con la scuderia giapponese il campionato di durata preferendo dedicarsi ad altre attività, è il primo successo con Toyota.
Una vittoria che permette ad Alonso, dopo i due titoli mondiali con la Renault, di festeggiare anche con Toyota e che lancia lo spagnolo nella storia: mai prima di lui, infatti, un pilota era riuscito a laurearsi campione sia in Formula 1 sia al volante dei prototipi. Alonso, quindi, può festeggiare mettendosi alle le delusioni accumulate con McLaren nella massima serie del motorsport prima e alla 500 Miglia di Indianapolis poi. Dopo i festeggiamenti per questa vittoria lo spagnolo tornerà quindi a preparare il terreno per la caccia alla Tripla Corona, vera e propria ossessione dell'ex Ferrari; per raggiungerla gli manca, ora, solo il successo alla Indy500, corsa alla quale con tutta probabilità darà di nuovo l'assalto nel 2020.