Toyota ibrida plug-in, dal Giappone alla conquista dell’Europa
La Toyota è pronta a ritornare sulla scena mondiale con una immagina nuova, sgombra dalla tante luce che fino ad oggi l’hanno offuscata. Si parte, come abbiamo accennato in precedenza, con la maxi pubblicità e si prosegue con le collaborazioni e le partnership. L’ultima collaborazione raggiunta in ordine di tempo dalla Toyota con un partner istituzionale è quella con il fornitore francese di energia EDF e con la Comunità locale di Strasburgo.
Cosa ci fa la casa nipponica in terra di Francia? Toyota metterà a disposizione di privati o pubblici 100 esemplari di Prius plug-in con le relative strutture di ricarica, l’intenzione è di spingere il mercato delle vetture ibride conquistando sempre più fette di acquirenti. L’accordo della durata di tre anni prevede, oltre alle vetture offerte della Toyota, la costruzione di 150 punti di ricarica presso strade pubbliche, parcheggi privati e abitazione degli utenti a carico del Gruppo EDF.
L’intento della Toyota, da un punto di vista commerciale, è di munire ogni vettura della gamma di una sua versione ibrida entro il 2020 e di vendere entro il 2010 già 1 milione di modelli ibridi. Takeshi Uchiyamada vice Presidente esecutivo di Toyota spiega il perché dell’interesse verso la tecnologia plug-in: “La tecnologia ibrida plug-in rappresenta il percorso ideale nel nostro viaggio verso la mobilità sostenibile e il modo più efficace per incrementare l'utilizzo dell'elettricità nel trasporto individuale. Strasburgo segna l'inizio del nostro programma esclusivo di leasing europeo che metterà a disposizione 200 veicoli a clienti pubblici e privati in 18 Paesi".
Eugenio Tinto