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Troppi pedoni morti sulle strade, le associazioni lanciano l’allarme: “Dobbiamo fermare la strage”

Dall’inizio dell’anno, nella sola città di Roma, sono stati 43 i pedoni rimasti vittime di incidenti stradali dei quali più del 40% è stato investito sulle strisce pedonali. Una situazione che ha portato le associazioni a lanciare l’allarme sulla questione sicurezza relativa agli utenti più deboli della strada.
A cura di Matteo Vana
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I pedoni sono da sempre gli utenti più deboli in strada: nel 2017 600 di loro hanno perso la vita mentre dall'inizio dell'anno, nella sola città di Roma, si contano già 43 morti, ai quali si aggiungono 1305 feriti. Numeri, quelli che emergono dai dati della polizia municipale e dell’Osservatorio provinciale sulla sicurezza stradale, che fanno riflettere e lanciano l'allarme su quella che è una vera e propria emergenza.

Proprio la Capitale è una delle città più colpite; ogni anno, infatti, muoiono più persone attraversando la strada che a Milano e Torino messe insieme tanto che Roma detiene anche il triste primato della mortalità per incidenti stradali con il 56% ogni milione di abitanti finendo addirittura in cima alla graduatoria negativa dell’Unione europea con l'Italia che occupa il 2° posto dietro la Francia nel 2017. Dati ancora più impressionanti se si pensa che più del 40% dei pedoni è stato investito sule strisce o in prossimità di attraversamenti pedonali, proprio i luoghi che dovrebbero garantire l'incolumità di chi li utilizza. Tra le cause di questi incidenti mortali ci sono le strisce pedonali posizionate in zone sbagliate, la poca visibilità e la mancanza di protezione per i pedoni.

Il grido d'allarme delle associazioni

"Si tratta di numeri impressionanti, soprattutto se si guarda ai pedoni, vittime di una strage che ha prodotto 19 morti solo nei primi tre mesi dell'anno. Il numero di decessi tra i pedoni ha subito un incremento del +35% rispetto allo stesso periodo del 2017, mentre il numero di incidenti non si è ridotto" ha spiegato il presidente del Codacons Carlo Rienzi. "E' impossibile non vedere un nesso tra morti e incidenti stradali e lo stato disastroso dell'asfalto capitolino, caratterizzato da buche, voragini, strisce pedonali invisibili, scarsa manutenzione, associati a una carenza di controlli da parte delle forze dell'ordine, che rendono sempre più le strade di Roma una giungla dove regna l'anarchia" le sue parole riportate dall'agenzia Dire. Per sensibilizzare sulla questione pochi giorni fa è andato in scena anche il flashmob #basatamortinstrada nel quale alcuni attivisti si sono sdraiati sui sampietrini, con tute bianche macchiate di rosso, sotto il Campidoglio. "Sono cinque le persone morte nell’ultima settimana a Roma, pedoni vittime di incidenti stradali. 43 le vittime totali dall’inizio dell’anno, solo a Roma – sottolinea Elena Scategni, dell'associazione Salvaiciclisti –. Se guardiamo al dato italiano, parliamo di oltre 3.000 morti l'anno. Questi sono numeri di una vera e propria guerra o di un attentato terroristico. È ora di dire basta".

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