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Troy Bayliss sul GP di Valencia: “Sembra un film di mafia”

Il tre volte campione del mondo in Superbike ha voluto rendere pubblica la sua opinione su quanto avvenuto nelle ultime gare della MotoGP e a Valencia.
A cura di Vito Lamorte
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Il Mondiale 2015 è stato archiviato con la gara di Valencia che ha visto la vittoria di Jorge Lorenzo sia sul circuito Ricardo Tormo che nella classifica generale ma le polemiche non si sono placate. Anzi. Secondo molti addetti ai lavori Marc Marquez avrebbe fatto da scudiero di Jorge Lorenzo per tutti i trenta giri della corsa e non avrebbe mai provato ad attaccare per aiutarlo a vincere il titolo a discapito di Valentino Rossi. I tempi durante la gara dei due piloti erano praticamente uguali e, conoscendo il modo di guidare del centauro di Cervera, è sembrato abbastanza strano che non abbia provato il sorpasso nemmeno una volta. Su questo argomento nel post gara si è scatenato una vera e propria onda sui social network che ha coinvolto soprattutto i tifosi italiani che hanno etichettato come un gran "biscotto" prima che lo facesse lo stesso Rossi.

All'appello non ha voluto rispondere assente Troy Bayliss.  Il pilota australiano, tre volte campione del mondo in Superbike (2001, 2006 e 2008) ed emblema della Ducati, è un personaggio super partes che dal suo profilo Twitter ha voluto rendere pubblica la sua opinione su quanto avvenuto nelle ultime gare della MotoGP e a Valencia: "C’è qualcosa che vale la pena di guardare oggi in tv? Forse Il Padrino, parte 18". Il numero è riferito al 18esimo Gran Premio di Valencia, che ha siglato la fine di una stagione molto discussa e conclusasi tra mille dubbi.

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