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Ue, Fiat: “Aiuti di Stato dal Lussemburgo, dovrà rimborsare 20 milioni”

La decisione di Bruxelles dopo 15 mesi di indagini sul tax ruling di cui la filiale lussemburghese del gruppo Fca avrebbe goduto dal 2012 a oggi. La controllata dovrà restituire “almeno 20-30 milioni” di euro al governo del Lussemburgo. Stesso parere per Starbucks per gli vantaggi fiscali goduti in Olanda.
A cura di Valeria Aiello
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L’amministratore delagato di Fca, Sergio Marchionne
L’amministratore delagato di Fca, Sergio Marchionne

La Ferrari è già in fuga a Wall Street ma rovinare la festa del Cavallino Rampante l’annuncio che Fiat dovrà rimborsare 20 milioni di euro al Governo del Lussemburgo. Dopo 15 mesi di inchiesta in merito agli aiuti di Stato concessi dal governo del Lussemburgo a Fiat Finance and Trade (Fcf), la controllata in Lussemburgo di Fca, la Commissione Europea ha concluso che i tax ruling di cui la filiale lussemburghese ha goduto sono “illegali”.

Ue: Aiuti di Stato illegali, Fiat dovrà rimborsare 20 milioni

Fcf, la tesoreria dell’ex Lingotto per le imprese del gruppo Europa, Italia esclusa, ha beneficiato di “una riduzione indebita dell’onore fiscale per almeno 20-30 milioni dal 2012 ad oggi”. Stesso parere per l’americana Starbucks, finita nel mirino dell’antitrust per i rapporti con l’Olanda, e che come la controllata del gruppo Fiat Chrysler era dovrà restituire un analogo importo e non potrà più godere dello stesso trattamento di favore. Atteso invece in seguito, il verdetto sugli casi di Apple in Irlanda e Amazon sempre in Lussemburgo.

Fca respinge le accuse, il Lussemburgo “non condivide”

Fca ribadisce di non aver ricevuto “alcun aiuto di Stato”. In una nota, il gruppo Fca sottolinea che “Fcf, la controllata di Fca in Lussemburgo non ha mai perseguito deroghe alle norme generali attraverso esenzioni o facilitazioni non generalmente accessibili nel sistema fiscale lussemburghese”. di non aver Fcf “non ha mai perseguito deroghe alle norme generali attraverso esenzioni o facilitazioni non generalmente accessibili nel sistema fiscale lussemburghese”. Giunta anche la replica del Governo del Lussemburgo che “non condivide” la decisione di Bruxelles e “si riserva ogni diritto”, considerando che “la Commissione non dimostra in alcun modo l’esitenza di un vantaggio selettivo concesso a Fiat Finance and Trade nell’ambito del quadro giuridico nazionale”.

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