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Ufficiale, poker di piloti per il simulatore Ferrari: tra di loro anche Wehrlein e Hartley

La scuderia di Maranello ha ufficializzato i nomi dei piloti che si alterneranno nel lavoro di sviluppo al simulatore: tra di loro ci sono Antonio Fuoco, Davide Rigon, Pascal Wehrlein e la sorpresa Brendon Hartley, reduce da un 2018 corso con la Toro Rosso e due volte campione del mondo WEC oltre che trionfatore alla 24 Ore di Le Mans 2017.
A cura di Matteo Vana
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Brendon Hartley - LaPresse
Brendon Hartley – LaPresse

La Ferrari vuole tornare a vincere il mondiale di Formula 1 e per farlo non ha intenzione di lasciare nulla al caso: dopo il riassetto interno con la promozione di Mattia Binotto a team principal e l'ingaggio di Charles Leclerc al posto di Kimi Raikkonen, la scuderia italiana ha deciso anche quali saranno i piloti di sviluppo per la monoposto 2019 che si altereranno al simulatore di Maranello. Sono ben 4 i piloti scelti e tra di loro due hanno già un passato in Formula 1; si tratta, infatti, di Pascal Wehrlein, Brendon Hartley, Antonio Fuoco e Davide Rigon.

Vettel e Wehrlein - Getty Images
Vettel e Wehrlein – Getty Images

Quattro piloti per sviluppare la monoposto 2019

Una squadra di tutto rispetto dove spiccano proprio l'ex Manor e Sauber, Wehrlein, ma soprattutto Brendon Hartley; il neozelandese, infatti, è reduce dalla stagione in Toro Rosso ma soprattutto è un due volte campione del mondo WEC – nel 2015 e nel 2017 – oltre ad aver vinto la 24 Ore di Le Mans del 2017. Insieme a loro ci saranno Antonio Fuoco, pilota della Academy che ha disputato un'eccellente stagione in Formula 2 e Davide Rigon, un veterano del simulatore Ferrari e pilota ufficiale nelle competizioni GT. I 4 prenderanno il posto di Daniil Kvyat, finito alla Toro Rosso, e di Antonio Giovinazzi, atteso alla sua prima grande occasione da pilota titolare al volante dell'Alfa Romeo Racing.

A rendere nota la scelta è stata proprio la scuderia di Maranello con un comunicato apparso sul proprio sito. "La nostra squadra ha assunto quattro piloti di indubbio talento, che possiedono un sentimento innato, con una forte conoscenza delle auto da corsa e dei circuiti. Queste sono esattamente le qualità richieste per guidare in un simulatore, uno dei pezzi vitali dell'attrezzatura della Formula 1 di oggi" sono state le parole del team principal della Rossa Mattia Binotto. Un vero e proprio dream team per il Cavallino che nel 2019 punta ad interrompere un digiuno che dura ormai dal 2008 quando furono Raikkonen e Massa a vincere il campionato costruttori. Le basi per una stagione importante ci sono tutte, adesso starà ai piloti e alla squadra interrompere il dominio Mercedes aprendo una nuova era in Formula 1.

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