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Un decennio di vetture: Top 5 Citycar

Ecco la classifica delle cinque miglior citycar prodotte in questo decennio.
A cura di Francesco Geremia
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Ad una manciata di giorni dalla fine di questo anno e di conseguenza del primo decennio del 2000 non resta altro che trarre le prime conclusioni sulle vetture, che hanno caratterizzato in positivo o in negativo questo decennio. Quelle che seguiranno sono una serie di Top 5 delle migliori vetture prodotte negli anni compresi tra il 2000 ed il 2009. Le auto non saranno valutate secondo criteri di bellezza o affidabilità, ma piuttosto per ciò che hanno significato in termini di importanza, sia per gli utenti che per le case automobilistiche, nonchè per l'evoluzione che esse hanno portato.

Oggi ci occuperemo di un segmento molto caro a chiunque viva in una città piccola o grande che sia ovvero le citycar, un segmento di vetture che si è sviluppato negli ultimi anni grazie anche agli ecoincentivi ed alle dimensione compatte che favoriscono il parcheggio e la mobilità anche in spazi angusti.

5° Posto: Lancia Ypsilon

L'erede della vecchia Y, non teme rivali in fatto di eleganza nel trasporto urbano. Chiunque la guidi non passa certamente inosservato soprattutto grazie alle doppie colorazioni ed alcuni particolari colori non proprio adatti ad una auto che deve farsi forte nel traffico. Ottimi anche i consumi con il Multijet che ha favorito parecchio le vendite di questa vettura. Restano però due problemi. Il primo è l'elevato prezzo, mentre mancano clamorosamente le cinque porte, difetto che verrà risolto con il nuovo modello in arrivo nel 2011.

4° Posto: C1/Aygo/107

Al quarto posto il trio franco-giapponese. Stiamo parlando di tre vetture diverse come nome, ma praticamente identiche negli interni ed in parte negli esterni. Queste vetture hanno cambiato il modo di intendere la citycar, ora viste come piccole e spaziose vetture. Piace molto la scelta tra tre o cinque porte, mentre ciò che non convince sono gli interni spartani.

3° Posto: Fiat 500

La 500 come vettura in sè meriterebbe solo il primo posto. La piccola italiana rifatta dopo ben 50 anni dall'uscita del primo modello piace praticamente a tutti grazie al suo grazioso aspetto, all'allestimento ultra tecnologico ed infine a ciò che ha significato per l'industria automobilistica italiana. Ci sono però due problemi che non hanno permesso a questa vettura di occupare il gradino più alto del podio. Questi ultimi due sono l'elevato prezzo e la motorizzazione. La gamma motore di un auto del genere non dovrebbe partire da un 1.2 benzina, ma bensì da una cilindrata minore del 1000. Fiat ha capito l'errore in ritardo ed in futuro con il 900 bicilindrico multiair, questa vettura avrà il propulsore che veramente merita.

2° Posto: Chevrolet / Daewoo Matziz

A questo punto vi domanderete: la Matziz è meglio della 500? Assolutamente no, ma la casa coreana ha capito in pieno il concetto di citycar moderna, che come prima cosa deve essere economica e a tratti spartana. 5.900 euro sono un affare per una vettura del genere che in più ha con sè anche un assicurazione furto incendio pagata per 10 anni. Questo farà risparmiare un bel pò a chiunque voglia comprarla. La ciliegina sulla torta poi è la doppia alimentazione che permette un risparmio ulteriore sulle spese di alimentazione. Come le altre questa vettura presenta però un problema, è troppo semplice, soprattutto negli interni ed inoltre manca anche di una motorizzazione più potente del 1000 Bi-energy.

1° Posto: Fiat Panda

Se la 500 è troppo costosa, la Matziz è troppo spartana e poco potente e la Ypsilon poco pratica, non c'è problema quello che fà per voi è la Fiat Panda. Non poteva che andare a lei la palma di migliore citycar del decennio, questo grazie anche a ciò che ha significato quest'auto per il marchio Fiat ovvero la rinascita dopo un periodo molto buio. Le numerose versioni unite ad un prezzo aggressivo fanno della Panda la vera regina del mercato, come dimostrano i dati sulle vendite. E' difficile trovargli una pecca anche se forse il prezzo di listino non è indicativo visto la spesa economica che serve ad accessoriarla.

Francesco Geremia

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