Una NASCAR per Rossi
Forse il futuro ci regalerà un Valentino Rossi in versione 4 ruote, e magari ci offrirà ancora la possibilità di rivedere in pista epiche sfide con il suo ultimo avversario, quel Casey Stoner che tanto ha animato il circus del Motomondiale negli ultimi anni. Il giovane australiano ,"neopensionato", ha infatti abbandonato il mondo delle moto per approdare a quello pur sempre spettacolare delle auto, partecipando al Campionato Dunlop Series V8 Supercars al volante di una Holden.
Ora pare toccare a Rossi rilanciare la sfida, approfittando della trasferta americana per il GP del Texas per poter scendere in pista "comodamente" seduto sul sedile di guida di una potente vettura formula NASCAR. Teatro di questo insolita incursione nel mondo dell'automobilismo è il circuito ovale di Charlotte, North Carolina, e la vettura messa a disposizione del 9 volte campione del mondo è la coloratissima e potentissima Toyota che partecipa al Campionato Sprint Cup Series con il pilota Kyle Busch, in forza al Joe Gibbs Racing Team, con il quale vinse nel 2009 il campionato Nationwide Series. In realtà non si tratta però di un vero e proprio e test per valutare un futuro nella categoria americana, ma come ha svelato lo stesso Rossi nel corso delle interviste post gara ad Austin, si tratta di un evento pubblicitario durante il quale Valentino Rossi avrà la possibilità di effettuare diversi giri in pista. Conoscendo l'amore di Valentino per le 4 ruote e le sue frequenti uscite in pista (Test Ferrari Formula 1, Rally di Monza, una partecipazione al WRC) sicuramente non si lascerà sfuggire l'occasione di sfrecciare a 350 km/h a pochi cm dai muri in cemento dell'ovale di Charlotte.
Per Valentino Rossi la trasferta americana si allunga di qualche giorno, mentre tutto il circus del motomondiale riprende la via del vecchio continente, in previsione della lunga "infilata" di gare europee. A tal proposito una curiosità su come si muove il mondo della MotoGP: il materiale da spostare per una trasferta pesa circa 320.000 chili ed occorrono 3 Boeing appositamente dedicati per riportare tutto in Europa. Un valore di tutto rispetto paragonandolo ad esempio a quanto occorre per una trasferta extraeuropea del mondiale Superbike, dove i chili da spostare sono poco più di 100.000 e di Boeing ne basta uno.