Usa, il Governo perde 9 miliardi di dollari per salvare l’industria dell’auto
Sono quasi dieci i miliardi di dollari che gli Stati Uniti hanno perso per salvare l’industria dell’auto nazionale: a dichiararlo è il Dipartimento del Tesoro di Washington che ha diffuso i dati del bilancio di fine anno.
I numeri del salvataggio
Dei 79,69 miliardi di dollari prestati alla General Motors, alla Chrysler e alle due società finanziare connesse dal 2008 sono rientrati solamente 70,43 miliardi. Il bilancio registra quindi una perdita di 9,6 miliardi di dollari, pari a 7,63 miliardi di euro, che se si considerano anche gli interessi non incassati, ammonta a 16,56 miliardi di dollari. Tuttavia, il segno negativo deriva da dati di segno opposto: se da un lato la GM e la Chrysler che avevano beneficiato di 49,5 miliardi e di 11,96 miliardi di dollari di finanziamenti pubblici, hanno restituito rispettivamente 39 e 10,6 miliardi, dall’altro la finanziaria Ally, precedentemente GMAC, che aveva ricevuto 17,2 miliardi, ne ha restituiti 19,6, permettendo al Tesoro di limitare le perdite registrate. La plusvalenza registrata è avvenuta grazie alla vendita, in data 19 dicembre, dell’11,4% di azioni della Ally.
Obama: “L’industria dell’auto chiude il suo anno migliore dal 2005”
Tuttavia, secondo il presidente Obama, l’intera vicenda si chiude con un’evoluzione più positiva rispetto alle attese in considerazione non solo delle perdite previste, stimate in circa 30 miliardi al dicembre dello scorso anno, ma dell’esito che i prestiti erogati hanno portato all’industria automobilistica americana, permettendo così il pieno recupero di un settore che nel 2008 era definito al collasso. “Abbiamo ripagato ai contribuenti tutti i soldi che la mia amministrazione aveva impiegato” ha dichiarato Barack Obama che oltre alla prima tranche di prestiti erogata dall’amministrazione Bush, 25 miliardi di dollari, ne aveva approvati altri 55 miliardi, “Ora l’industria dell’auto sta per chiudere il suo anno migliore dal 2005”.
