“Valentino ha fatto un errore l’anno scorso a Sepang”
Se c’è un aspetto che contraddistingue Lin Jarvis, è quello della sincerità su qualsiasi argomento, che sia legato o meno ai suoi piloti. Il managing director del team Yamaha si è detto “deluso” della stagione 2016 che dopo un “buon inizio” ha visto “ogni tipo di problemi” tra grattacapi tecnici, difficoltà con le gomme e tante cadute, come accaduto anche in Giappone, due settimane fa, quando sia Valentino Rossi che Jorge Lorenzo sono finiti nel ghiaione di Motegi in due scivolate che hanno lasciato strada libera a Marc Marquez di centrare il suo terzo titolo iridato in MotoGP. In una lunga chiacchierata a Gazzetta dello Sport, Jarvis ha parlato apertamente anche di quanto accaduto in Malesia ormai un anno fa, del famigerato scontro di Sepang che ha cambiato i rapporti tra Valentino e i due spagnoli.
Il 2015 si è complicato qui – assicura Jarvis riferendosi alle parole di Valentino alla vigilia del Gp di Malesia, quando Marquez venne accusato di favorire Lorenzo nella lotta al titolo iridato – con Vale convinto che la gara (in Australia, ndr) fosse stata manipolata e dalla conferenza stampa di Sepang è cambiato tutto.
Avrei sperato che Valentino non avesse detto niente – prosegue – Spesso i piloti dovrebbero stare più zitti. Non credo che esprimere sempre la tua opinione sia necessariamente una buona idea, e questo concetto si applica a Valentino come a Jorge. Se Rossi non fosse stato così duro in conferenza a Sepang, sono abbastanza sicuro che non ci sarebbe stata quella reazione enorme di Marquez. È stato il suo errore.
Il manager londinese ritiene che anche Lorenzo avrebbe fatto meglio a non gettare benzina sul fuoco con le sue dichiarazioni.
Anche Jorge ci ha messo del suo, sentendosi offeso da Valentino: poteva diventare campione stando zitto, invece la situazione è esplosa. Ma sono piloti. Caldi, emozionali, non puoi controllarli, solo consigliarli”.
La convivenza tra Rossi e Lorenzo è stata complicata fin dal 2010. “Valentino andava via e ci furono grandi tensioni, Jorge lottava per il primo titolo e Rossi voleva dimostrare di essere ancora lui l’uomo giusto. Però mi ero fatto le ossa con Biaggi, uno estremamente difficile da gestire” spiega Jarvis che, pur riconoscendo le capacità di Valentino nel duello verbale, crede che il Dottore abbia molto in comune con Marquez.
Rossi è sempre stato il mago delle guerre psicologiche. Ma se arrivi a una situazione nella quale incontri te stesso, forse non funziona allo stesso modo o magari crei una reazione opposta. Vale poteva gestire la cosa in altro modo e forse Sepang e il campionato avrebbero avuto un esito diverso”.
Quanto al futuro di Valentino Rossi dopo il 2018, anno in cui scadrà il suo contratto con la Yamaha, Jarvis ritiene che le prossime due stagioni non saranno le ultime per il campione di Tavullia.
Se continuerà anche oltre il 2018? A oggi ci credo. Non vede i prossimi due anni come gli ultimi, ma capirà quando il momento sarà arrivato. È un leader, inizia ogni stagione convinto di poter essere campione. E io, da parte mia, non ho dubbi al proposito.