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Valentino Rossi: “A differenza di Sepang, con Marquez lotta dura ma corretta”

Sportellate a Silverstone tra la Honda dello spagnolo e la Yamaha del Dottore come un anno fa in Malesia. Il pesarese: “Marc è stato aggressivo ma questa volta avevamo lo stesso obiettivo”. Lo spagnolo: “Questo ‘Marc’ non può farsi vedere in troppe gare”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi e Marc Marquez in lotta a Silverstone / MotoGp.com
Valentino Rossi e Marc Marquez in lotta a Silverstone / MotoGp.com

Era da Sepang dello scorso anno che Valentino Rossi e Marc Marquez non si erano trovati così vicini in pista. Neppure a Barcellona, dopo la stretta di mano, lo erano stati forse davvero. Da quel gesto si è tornati alla lotta in pista, ma fino alla gara di Silverstone tutto si era risolto in un sorpasso, al massimo due, ma la bagarre si risolveva lì, con uno dei due davanti e l’altro dietro. Nel Gp di Gran Bretagna, invece, Rossi e Marquez si sono ritrovati uno in scia all’altro per quasi tutta la corsa, con Cal Crutchlow e Andrea Iannone a lottare con i gruppo degli inseguitori. La tensione è salita a sei giri dalla fine, quando Marc Marquez ha deciso di correre più rischi che lo hanno costretto a due fuori pista per ridurre al minimo i danni. Prima il lungo per la frenata sbagliata alle spalle di Rossi, poi il rapido recupero per tornare nella scia del pesarese e tentare un nuovo assalto. Sorpassi e, controsorpassi come non si vedeva da un po’, con Marquez che attacca al limite il pesarese, spuntandola sul ‘dottore’. Marquez ha però chiuso quarto al traguardo, finendo lungo nell’assalto su Cal Crutchlow, per rientrare alle spalle di Pedrosa e battere il compagno di squadra all’ultimo giro.

Questo Marc non può farsi vedere in molte più gare – ha scherzato Marquez – Sapevo di poter perdere dei punti qui, anche molti più di tre"

Le sportellate tra la Honda di Marquez e la Yamaha di Rossi hanno riportato alla mente l’incidente di Sepang della scorsa stagione. In un paio di occasioni, Marquez ha provato il sorpasso, lottando corpo a corpo con il pesarese.

Ho avuto più paura per la lotta tra Marquez e Crutchlow perché so che Marc mi riserva sempre un trattamento particolare – sorride Valentino Rossi.

A differenza di Sepang, questa volta la lotta è stata dura ma corretta. Marquez era molto forte ed è stato sempre molto aggressivo. Ma questa volta siamo stati entrambi forti ma soprattutto, a differenza di allora, entrambi avevamo lo stesso obiettivo.

Rossi lascia intendere che a Sepang l’obiettivo di Marquez era quello di rallentarlo, non di batterlo, mentre questa volta Marquez era a caccia del secondo posto. Ora sarà la volta di Misano, gara back to back dopo quella inglese sul circuito di casa per il ‘dottore’. “Si tratta di una gara molto speciale, è la gara di casa con una grande atmosfera e un tanta pressione, ma dobbiamo dare del nostro meglio per fare qualcosa in più”.

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