Valentino Rossi, che gaffe per Malagò: il presidente del Coni fischiato a Pesaro
Ancora qualche giorno e Valentino Rossi sarà ad Assen per riprendere la caccia al teammate della Yamaha e attuale leader del campionato, Maverick Vinales, che lo precede in classifica di 28 punti iridati. Nel frattempo, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, è finito nella bufera per alcune dichiarazioni sul Dottore nel corso dell’inaugurazione di una nuova piscina di pentathlon a Pesaro, alla quale ha partecipato anche il premier Paolo Gentiloni.
Che gaffe per Malagò: "Rossi romagnolo"
Malagò che ha prima ringraziato "la famiglia Scavolini per l’impegno a favore dello sport” è poi passato ad elencare alcuni nomi dei campioni pesaresi. Facendo però confusione sulle loro reali origini. "Pesaro è la città che ha dato i natali ad Ario Costa, Walter Magnifico e Massimo Ambrosini” sono state le parole del numero uno del comitato olimpico italiano, come riportate da Il Resto del Carlino. Primo clamoroso errore per il presidente del Coni, dal momento che Costa è di origine ligure e che Magnifico è nato a San Severo, in provincia di Foggia, mentre solo l’ex calciatore di Milan e Fiorentina è nato a Pesaro. Ma a questa prima gaffe è seguita una seconda quando Malagò ha pronunciato il nome di Valentino Rossi.
"Su di lui siamo sempre un po’ conflittuali – ha detto Malagò – poiché, come tutti sanno, Valentino Rossi è un po’ di qua (delle Marche, ndr) e un po’ di là (della Romagna, ndr), non si capisce mai se è romagnolo o marchigiano". Una dichiarazione che non è sfuggita al pubblico presente che si è unito in un corale “no”. Come molti ben sanno, Valentino Rossi è nato il 16 febbraio del 1979 a Urbino, capoluogo con Pesaro della provincia di Pesaro e Urbino, nelle Marche, ma è profondamente legato a Tavullia, piccolo comune marchigiano che ha visto crescere e sbocciare la passione del 46 del mondiale. Una gaffe alla quale Malagò ha cercato di riparare, finendo per far peggio. "Chiedo scusa, quindi Valentino è marchigiano, ma lui è d’accordo? – ha aggiunto – La residenza ce l’ha di qua o di là? E quella fiscale? Forse è meglio che lasciamo perdere…"