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Valentino Rossi: “Con il seamless siamo più vicini alle Honda”

Il pilota pesarese analizza la prima giornata di libere sul circuito di Misano Adriatico. L’atmosfera di casa e il nuovo cambio seamless entusiasmano il Dottore.
A cura di v.a.
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La prima giornata di libere del GP di San Marino e della Riviera di Rimini si conclude con un grande sorriso. Quello che Valentino Rossi non nasconde sotto il casco ma che mostra al termine del secondo turno di libere, concluso a soli 258 millesimi da un vorace Marc Marquez che sul tracciato di Misano Adriatico non lascia spazio agli avversari. Ma questa volta il divario è minimo, quasi irrisorio se si considera che all’ultimo giro il pilota pesarese non è riuscito a migliorarsi ulteriormente, ostacolato da Lukas Pesek che gli ha fatto perdere decimi importanti. E, a dare quella motivazione in più, oltre all’atmosfera di casa, la vera novità del round sammarinese: l’esordio del cambio seamless che la Yamaha ha deciso di montare, con quindici giorni di anticipo rispetto ai programmi, sulle M1 di Rossi e Lorenzo. I due alfieri della Yamaha hanno quindi a disposizione già dal venerdì un’arma in più per ridurre il gap dalle Honda dei due spagnoli che oggi restano comunque avanti.

Per Valentino Rossi il secondo turno si conclude con un ottimo terzo tempo, con cui il pilota pesarese riesce a mettere dietro anche il suo compagno di box: “Peccato per Pesek all’ultima curva perché mi ha fatto perdere dei decimi, altrimenti avrei migliorato” commenta Valentino Rossi al termine del turno, “sarebbe stato bello migliorare all’ultimo giro. Comunque le Honda sono davanti, ma questa volta siamo vicini”. Sul nuovo cambio il pilota pesarese aggiunge: “Il nuovo cambio è fantastico, ci aiuta tanto. Sinceramente come performance e come lap time alla fine del giro secondo me non c’è un grande miglioramento, però la moto è molto più facile da guidare e si fa meno fatica a controllarla. La moto è più stabile in accelerazione e si impenna meno, e quindi puoi pensare a fare la curva meglio. Questo penso sia un buon vantaggio per la gara, e poi rispetto alle Honda in accelerazione perdiamo un pochino meno”. Manca ancora qualcosa al cambio Yamaha che arriva debutta sulla M1 con due anni di ritardo rispetto alle Honda e alle Ducati. Un gap che si traduce anche in termini di sviluppo: “Lo svantaggio che adesso abbiamo rispetto alle Honda” spiega Rossi “è che la Honda ha il seamless anche tra la prima e la seconda, e noi no. Ci stiamo lavorando e probabilmente per l’anno prossimo faremo questo miglioramento anche noi. Domani pomeriggio però bisognerà buttare giù un altro mezzo secondo, per provare a partire in prima fila”.

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