Valentino Rossi entra nel mito: il Dottore firma il record di longevità
Per Valentino Rossi la vittoria al GP di San Marino e della Riviera di Rimini al Misano World Circuit Marco Simoncelli è molto di più della soddisfazione di aver battuto Marc Marquez nell’anno del dominio del fenomeno della Honda HRC: da oggi il Dottore, con 18 anni e 27 giorni dalla prima vittoria a Brno datata 18 agosto 1996, diventa il pilota più longevo in termini di successi del Motomondiale, strappando così a Loris Capirossi uno degli ultimi record assoluti detenuti dal Campione di Castel San Pietro Terme. Per il 35enne nato a 14 chilometri dal tracciato romagnolo, quella sul circuito di “casa” è la vittoria numero 107 in carriera, l’81esima in classe regina, che porta a quota 192 i podi complessivi nel palmares del pesarese che con i 25 punti del primo posto del GP di San Marino supera la soglia dei 5000 punti in carriera. Nessun pilota nella storia di questa sport era mai riuscito ad arrivare a tanto.
Come Rossi nessuno mai
Non solo. Ad oggi Valentino Rossi è anche il pilota con il maggior numero di partenze tra 500/MotoGP (247 GP), un numero che continuerà ad aumentare fino al giorno in cui il fuoriclasse di Tavullia non deciderà di appendere il casco al chiodo. Ma visto l’entusiasmo e la passione con cui Valentino Rossi ha centrato il gradino più alto del circuito di Misano è davvero impensabile capire quando deciderà di dire addio alle corse. Complessivamente, dall’anno di debutto nel mondiale, Valentino Rossi ha all’attivo 9 mondiali ed è l’unico pilota nella storia del Motomondiale ad aver vinto il titolo in quattro classi differenti, il primo in 125 nel 125cc, poi quello in 250cc nel 1999 in sella all’Aprilia, quindi quello del 2001 in 500cc in sella alla Honda e i sei in MotoGP, nel biennio 2002-2003 sempre in Honda, nel 2004-2005 e nel 2008-2009 in Yamaha.
Rossi: “L’importante è continuare a sognare”
E ai quanti dicono che ormai è un bollito, Valentino Rossi al suo secondo successo in carriera sul circuito romagnolo risponde: “Non bisogna mai arrendersi e non stare mai a sentire quando la gente ti dice che sei vecchio o che non potrai più vincere. L’importante è continuare a sognare, essere obiettivo e guardare a mente fredda perché spesso in questa stagione sono andato vicino e per quattro volte sono finito secondo dietro a Marquez e sapevo che quella volta che lui non sarebbe stato al cento per cento avrei vinto io”.