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Valentino Rossi, il rinnovo di Vinales è il segnale del ritiro

La Yamaha MotoGP annuncia l’estensione del contratto con lo spagnolo fino al 2022 e toglie così toglie dal mercato uno dei nomi più interessanti, lasciando intendere che (anche senza Valentino) potrà contare su un pilota di esperienza in sella alla M1. Con l’addio del pesarese, nel team ufficiale arriverà Quartararo.
A cura di Valeria Aiello
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La Yamaha brucia i tempi e, quando manca ancora una decina di giorni ai primi test del pre-campionato, annuncia l’estensione del contratto con Maverick Vinales fino al 2022. Il team ufficiale della Casa di Iwata ha fretta di definire la line-up del prossimo biennio e, proprio come era già accaduto due anni fa, in occasione della presentazione della squadra, prima ancora di riaccendere i motori delinea per metà il suo prossimo assetto. “Abbiamo preso Maverick nel 2017 sapendo che era un talento speciale – spiega Lin Jarvis, managing director Yamaha – . Nelle sue prime tre stagioni con noi, ci ha dato 6 vittorie, 19 podi e il 100% del suo impegno. E ora che la M1 sta migliorando, vediamo un futuro molto brillante per lui alla Yamaha”. La conferma di Vinales dimostra “la forza del nostro apprezzamento reciproco” e sottolinea “la convinzione di poter lottare per il Mondiale” aggiunge il manager inglese.

Vinales rinnova con Yamaha

Una decisione, quella di firmare “così presto”, che d’altra parte indica come, quello che fino a poco tempo fa avrebbe dovuto essere il pilota in uscita – lo spagnolo stava già trattando con la Ducati che era molto interessata al suo ingaggio – diventi invece il punto di riferimento della Yamaha almeno fino al 2022. Maverick, 25 anni e un titolo di campione del mondo in Moto3, avrebbe accettato un ingaggio di 6 milioni di euro, convinto dalla continuità. “Ciò che mi rende felice, è poter mantenere la mia squadra – premette lo spagnolo – . Per me è stato molto importante fare questo annuncio prima dell’inizio della stagione, perché voglio essere totalmente concentrato sul 2020, senza trascorrere troppo tempo a parlare del futuro. Non c’erano ragioni per non restare in Yamaha, che per me è una famiglia. Mi supporta al massimo e, come ho detto, ho “la mia squadra”, cosa di cui ho davvero bisogno”. Un team che, con l’arrivo nel 2019 del capotecnico Esteban Garcia al posto di Ramon Forcada, e del coach Julian Simon, gli ha permesso di ritrovare quella serenità fondamentale per puntare al massimo risultato. Gli effetti si sono iniziati a vedere nella seconda parte della scorsa stagione, durante la quale è riuscito a vincere due GP, Olanda e Malesia, e ad assicurarsi il 3° posto in campionato dietro a Marc Marquez e Andrea Dovizioso.

Al posto di Rossi arriva Quartararo

La Yamaha toglie così dal mercato uno dei nomi più interessanti, lasciando intendere che (anche senza Valentino) potrà contare su un pilota di esperienza come il suo Top Gun in sella alla M1. Per il Dottore, che anche in occasione della 8 Ore di Abu Dhabi, ipotizzando un suo futuro nell’endurance auto dopo la MotoGP, ha detto di voler aspettare almeno 3-4 gare per decidere se continuare o meno a correre nel 2021, la mossa della squadra mette più che in dubbio il suo rinnovo, dal momento che difficilmente il team si farà scappare il francese Fabio Quartataro che, al debutto sulla M1 del team satellite SRT, si è proposto come possibile rivale di Marc Marquez (sette podi e sei pole position). L’età del pesarese (Rossi compirà 41 anni il prossimo 16 febbraio) e l’esplosione de El Diablo nella stagione del suo debutto in MotoGP rappresenterebbero il motivo per cui la Yamaha ha deciso di cambiare i propri piani. Nel frattempo, Quartararo completerà il suo secondo anno in MotoGP, sempre con SRT, ma una M1 identica a quella utilizzata da Rossi e Vinales. E per il 2021 avrebbe già definito la sua promozione nel team ufficiale.

Per Valentino si prospettano due strade: oltre a quella del ritiro, ci sarebbe ancora un’ipotesi per restare: quella dello scambio con Quartararo. “Ogni combinazione è possibile” aveva detto anche Jarvis parlando degli assetti futuri della Yamaha. “Io non vedo tutta questa differenza ad andare in Petronas” diceva lo stesso Rossi qualche tempo fa. Chissà se con il fratello Luca Marini, per quella che potrebbe essere una sfida in tandem contro la Honda di Marc e suo fratello Alex. Intanto, si attende di capire se, nel 2021, in Yamaha tornerà anche Jorge Lorenzo con il ruolo di collaudatore, un’operazione che si sarebbe arenata sul compenso (“Jorge vuole troppi soldi” ha spiegato Valentino) ma sulla quale il cinque volte campione starebbe meditando, alla luce di così tante novità.

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