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Valentino Rossi: “Marquez per il Cavatappi mi deve pagare”

A passare ben oltre il cordolo del Cavatappi è il rookie della Honda. A farne le spese è Valentino Rossi, beffato in una replica alla Marquez dello suo storico sorpasso che creò non pochi problemi a Casey Stoner.
A cura di v.a.
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Valentino Rossi scherza. È incredibile vedere come il rookie Marquez impari in fretta. Oltre a girare fortissimo, lo spagnolo della Honda senza timore alcuno supera Rossi al Cavatappi, in una replica dello storico sorpasso del Dottore su Stoner. Il rookie della Honda è un pilota che studia. E dopo la "spallata" di Jerez ai danni di Jorge Lorenzo, è la volta di Laguna Seca. Il circuito di Monterey rivive il sapore del tuffo nel vuoto, interpretazione alla Marquez, per intenderci.

Lo spagnolo brucia i tempi e anticipa il sorpasso, sfruttando la traiettoria più esterna del cieco rettilineo in salita che porta al cavatappi per poi tagliare, in uscita, la chicane polverosa. Marquez mette per primo le ruote oltre il cordolo, lì dove la terra si sfarina, lasciando alla sua sinistra il tombino.

Proprio in quel punto dove cinque anni fa, a spazzare la sabbia di Laguna Seca, c’erano Valentino Rossi e Casey Stoner e dove nel 1996 anche Alex Zanardi fece impazzire tutti infilando Bryan Herta con l’Indy Car. Marquez davanti a Rossi, giù per la collina in una rivisitazione del sorpasso che i più cattivi definiscono lontano da quello che creò non pochi problemi alla stabilità di Casey Stoner. In quell’occasione Rossi, fuori da ogni logica e dinamica, sfruttò la traiettoria più interna per infilare l’australiano.

Ma non è l’unica differenza. Fra ieri e oggi, quello che davvero cambia è la reazione al sorpasso subìto. Stoner in quell’occasione si infuriò, e non poco. Valentino invece se la ride e lascia che Marquez si diverta a imitare le "manovre" dell'antologia del Dottore. “Si vede che gli dà gusto a quel bastardo. Mi copia i sorpassi, bisogna che mi dia un po’ di soldi” scherza Rossi dal parco chiuso, e spiega “Marc aveva molto più margine, mi avrebbe sorpassato comunque”.

Una reazione non per fare buon viso a cattivo gioco ma che mette in primo piano la sincerità di un Rossi consapevole di come negli ultimi anni la preparazione atletica dei giovani piloti sia nettamente aumentata. Come l’alfa e l’omega, Valentino Rossi e Marquez Marquez, separati da un alfabeto di 7 mondiali. Un abisso per il rookie della MotoGP, il fenomeno Marquez che, sorridente sul podio di Laguna Seca, mette tutti d’accordo e da debuttante dimostra, come se ce ne fosse bisogno, di non avere nessun timore, neppure quello reverenziale.

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