Valentino Rossi: “Penalizzato? Non avevo capito fosse vietato fare più giri”
Dalla seconda alla ventesima posizione in classifica al termine della prima giornata di libere del Gp d’Australia. È quanto accaduto a Valentino Rossi, autore del secondo riferimento del turno del mattino (140.998), che si visto cancellare tutti i riferimenti realizzati nella prima uscita, quella buona per intenderci, prima che le già difficili condizioni della pista diventassero impossibili per la troppa acqua in pista. Le indicazioni che Michelin e Race Direction hanno generato confusione nel pesarese, convinto che il limite massimo di 10 giri con gomma rain extra soft (codice 1008B, la stessa gomma utilizzata anche a Brno e che era finita in pezzi durante il Gp) fosse una semplice indicazione e non un obbligo. In quell’uscita il pesarese ha completato 9 giri veloci più i due di uscita e ingresso dai box per un totale di 11 tornate con la stessa copertura. Per questo motivo, la Direzione gara ha cancellato tutti i giri realizzati nel primo run, mentre nella seconda uscita il Dottore non era riuscito a migliorare il proprio riferimento (1’47.225), rallentato come gli altri piloti dalla pioggia che ha reso insidiosissimo l’asfalto.
Non avevo capito che era proprio vietato fare più giri- ha spiegato Valentino Rossi ai microfoni di Sky Sport – Pensavo fosse un consiglio della Michelin. Ho fatto nove giri, ma il problema è che contano anche quello di uscita e di entrata. Il problema è che quella gomma lì andava benissimo, perché queste sono delle condizioni veramente estreme e l’altra è un po’ più dura. Quindi io volevo provare quella più morbida.
Quando sono tornato ai box dopo dieci giri era nuova mentre loro avevano paura che si rovinasse ma con questa temperatura andava bene. Quindi ci hanno tolto tutti i giri, così almeno… non hanno sbagliato.
È un grande peccato essere a Phillip Island con questo tempo ma questo è il rischio di venire in questo periodo. Qui è ancora inverno. Si può essere fortunati come lo scorso anno che c’era una bella temperatura ma di base questo è il rischio. È un grande peccato perché è una delle piste più belle, bisognerebbe venire qui a marzo.
Turno utile? I primi 20-25 minuti è stato un turno utile perché c’erano delle condizioni che potrebbero esserci anche in gara. Il problema è la quantità di acqua ma soprattutto la temperatura, perché è troppo freddo, ci sono 10 ° C, quindi le nostre gomme così non lavorano. Se ci fosse qualche grado in più sarebbe meglio. Poi, nella seconda parte del turno ha cominciato a piovere forte e c’era davvero tanta acqua e si faceva fatica.
Le gomme da bagnato? Le stesse differenze che ci sono sull’asciutto tra la Michelin e la Bridgestone ci sono anche sul bagnato. Però non vanno male. Questa mattina abbiamo fatto 1’40 e 9 che praticamente è 10 secondi più piano che sull’asciutto, e quindi questa differenza è poca e vuol dire che la performance è buona. Bisogna stare sempre un po’ attenti con il davanti ma dietro c’è un buon grip, sono performanti.