Valentino Rossi ricorda Romboni: “Doriano per me era un eroe”

Non è trascorsa nemmeno una settimana dalla scomparsa di Doriano Romboni durante le prove libere del Sic Supermoto Day sulla pista di Latina. Pochi i giorni scanditi dal ricordo dei tanti che lo conoscevano per gli anni nelle corse, dei piloti e avversari che con Doriano hanno corso nel mondiale. Giorni durissimi trascorsi ad accettare un tragico evento per modalità e circostanze lascia sgomenti; giorni pesanti come ha più volte sottolineato Max Biaggi. Giorni difficili per chi come Rossi ha vissuto in prima persona la morte di Marco Simoncelli e che nel giorno del ricordo del pilota di Coriano vede andare via uno dei suoi miti di quando era poco meno un adolescente.

Ciao Rombo – “Quello che è successo a Doriano mi ha lasciato senza parole per diversi motivi” commenta Valentino Rossi ai microfoni di motogp.com, “Doriano era come un eroe per me quando ero giovane. Nei primi anni ‘90 seguivo molto la MotoGP e la classe 250 con Max Biaggi e Loris Capirossi erano i tre più famosi in Italia […] Ero un grande fan di Doriano” aggiunge il pilota pesarese, “Ho avuto la fortuna di conoscerlo molto bene, era un buon amico di mio padre Graziano. All’epoca avevo dieci anni, con me era sempre molto dolce e gentile. L’incidente è stato semplicemente da non credere. Perdere la vita in una gara organizzata per ricordare Marco Simoncelli. Tante cose insieme mi hanno lasciato senza parole. Sono molto, molto triste”.

Più spesso a podio – Una difficile realtà da buttare giù per tutti, anche per un Campione come Rossi che è costretto a deglutire in fretta perché lo spettacolo deve andare avanti. Così si torna alle riflessioni sull’anno di ritorno in Yamaha, sui sei podi e la sola vittoria ad Assen fino agli obiettivi per la prossima stagione. “È stato un anno caratterizzato da un sacco di belle gare” spiega Valentino “ma certamente abbiamo avuto alti e bassi. Un 2013 sicuramente difficile e, alla fine, avrei voluto essere più competitivo magari lottando per il podio. Non sempre sono stato capace di tenere un buon passo, ma ci proveremo l’anno prossimo”. Rossi usa parole dolci con Marc Marquez e si complimenta con Jorge Lorenzo. In verità, Rossi dovrà essere davvero competitivo per tenere testa agli spagnoli. E dall’andamento della prossima dipenderà la decisione futura. L’obiettivo è chiaro. “Continuare a lavorare, risolvendo i problemi e adattando la M1 al mio stile di guida. L'obiettivo è cercare di far meglio: provare ad arrivare più volte sul podio e magari vincere qualche gara”.

VR46 – La Racing Academy e lo Sky VR46 team hanno preso forma. Valentino Rossi ha messo in piedi dalla sua passione un’opportunità per i giovani talenti italiani. Con Pecco Bagnaia e Romano Fenati in sella alle KTM in Moto3, il pilota pesarese punta a fare bene. “Il progetto è partito prima di tutto come un’accademia per i giovani piloti” spiega Rossi, “una grande pensata che ci piace un sacco. Abbiamo una buona organizzazione e stiamo cercando di aiutare alcuni piloti italiani ad arrivare in alto”. Un progetto complesso sul quale il pilota pesarese confida qualche “pensiero” di troppo. “All'inizio eravamo molto preoccupati e lo siamo ancora” ride Rossi, “ma è un buon progetto e ci divertiamo un sacco. Abbiamo messo insieme una buona squadra e, con molta esperienza, cercheremo di aiutare Fenati e Bagnaia a raggiungere dei bei piazzamenti l’anno prossimo”.

Vacanze – Con la Enduranch sulla pista della Biscia del ranch di Tavullia per Valentino Rossi arriva il tempo delle vacanze. Ultima gara privata per poi tuffarsi in qualche giorno di meritato riposo in montagna lontano dalle circuiti e piste, ranch incluso. “Mi piace molto lo snowboard, andrò in montagna durante l'inverno e starò con i miei amici. Tutto sarà molto, molto rilassato”.