Verso il GP d’Argentina, nel 2016 fu Marquez davanti a Valentino dopo la follia di Iannone
La prima dell’anno è andata. In MotoGP Maverick Vinales, al debutto con la Yamaha, ha conquistato la sua seconda vittoria in carriera nella classe regina confermando nel GP del Qatar quanto di buono aveva fatto vedere nei test prestagionali. Lo spagnolo si è imposto sugli italiani Andrea Dovizioso (Ducati) e Valentino Rossi (autore di una grande rimonta dopo esser partito dalla decima posizione in griglia. Ma adesso, messa in archivio la gara di Losail, tutti i protagonisti del Campionato Mondiale delle due ruote sono già proiettati verso il secondo appuntamento stagionale, il Gran Premio d’Argentina che andrà in scena il prossimo 9 aprile. In attesa di questa nuova edizione della corsa sudamericana andiamo a vedere cosa successe lo scorso anno, precisamente il 3 aprile 2016, sul circuito di Termas de Rio Hondo.
In Argentina dopo il Qatar anche nel 2016
Come succederà quest’anno, anche nella precedente edizione, il GP d’Argentina fu la seconda gara in programma del Motomondiale, sempre dopo quella inaugurale del Qatar dove, anche in quel caso, in MotoGP vinse il compagno di scuderia di Valentino Rossi in Yamaha, all’epoca Jorge Lorenzo, sempre davanti alla Ducati di Andrea Dovizioso, e con Marquez (3°) e il Dottore (4°) a posizioni invertite rispetto a quanto verificatosi quest’anno.
La concitata vigilia della corsa
Al sabato, sul tracciato argentino, la lotta per la pole position fu tra Valentino e il Cabronçito che vide uscirne vincitore proprio lo spagnolo della Honda. Il terzo tempo fu quello di Lorenzo che completò così la prima fila. Alle loro spalle l’altra HRC ufficiale di Daniel Pedrosa che precedette le due Desmosedici di Dovizioso e Iannone. L’immediata vigilia della gara fu molto convulsa e, dopo mille ipotesi, si decise di disputare una gara ridotta a 20 giri e divisa in due parti, con cambio moto/pneumatici obbligatorio tra il 9° e l’11° giro, imposto dalla Michelin per ragioni di sicurezza, dovute al cambiamento delle condizioni meteo e alla tenuta delle gomme stesse.
Il duello Rossi vs Marquez
E così prese il via la corsa sul tracciato di Termas de Rio Hondo che vide una prima parte caratterizzata dalla caduta di Lorenzo alla sesta tornata dopo una prestazione fin lì decisamente incolore, ma soprattutto dall’accesissimo duello tra Marquez e Rossi che raggiungerà l’apice quando i due centauri, tra l’8° e il 9° passaggio, si superarono per ben tre volte, lasciando presagire ad un finale di gara combattutissimo e con la vittoria in bilico fino al traguardo. Ma, come vedremo, in realtà non sarà così.
Cambio moto obbligato: a pagare è Valentino
Infatti, al decimo giro, sia la Honda numero 93 che la Yamaha numero 46 rientrarono ai box uno in fila all’altro per il cambio moto/gomme obbligatorio. Da lì in poi fu tutta un’altra gara. Dopo esser usciti dalla pit-lane nelle stesse posizioni e con lo stesso distacco, difatti, tra i due non ci fu più partita: Marquez cominciò a spingere subito forte, girando addirittura meglio della prima parte, mentre Rossi non riuscì più a tenere lo stesso passo dei primi nove giri. E così, il distacco dallo spagnolo cominciò inesorabilmente ad aumentare ad ogni tornata. Intanto, mentre el cabronçito continuava la sua fuga solitaria verso il traguardo, il Dottore invece si dovette guardare le spalle dal rientro di Vinales, Dovizioso e Iannone, che a pochi giri dal termine lo agganciarono e riuscirono anche a superarlo.
La follia di Iannone regala il podio al Dottore e a Pedrosa
Ma il colpo di scena più eclatante deve ancora arrivare. E arriverà negli ultimi due passaggi prima della bandiera a scacchi: alla prima curva della diciottesima tornata, mentre stava preparando l’attacco a Rossi, Maverick cade, lasciando così il quarto posto allo stesso Valentino. Ma, quando tutto sembra ormai deciso con Marquez vincitore e i due piloti della Ducati sugli altri due gradini del podio, ecco l’episodio decisivo che alla penultima curva prima del traguardo cambiò drasticamente la situazione: Iannone, nel folle tentativo di sopravanzare il compagno di scuderia per la seconda posizione, centrò in pieno Dovizioso, facendo di fatto terminare la gara di entrambi i centauri della casa di Borgo Panigale e regalando al Dottore un insperato 2° posto e a Dani Pedrosa, distante a quel punto oltre 20 secondi dai due ducatisti, un’assurda terza posizione.