Verso il Gp d’Australia, Vettel a Melbourne contro la sfortuna
Ci siamo, domenica prenderà il via la nuova attesissima stagione di Formula 1, e come successo in 19 delle ultime 21 annate, si partirà dall’Australia, dal circuito di Albert Park, da Melbourne. Quest’anno, senza il campione in carica Rosberg, vincitore dell’ultima edizione della corsa australiana, tra i protagonisti più attesi alla vigilia c’è sicuramente Sebastian Vettel della Ferrari, che sembra aver colmato il gap dalle rivali, anche se il pilota tedesco storicamente non ha proprio un ottimo feeling con il GP della terra dei canguri, soprattutto a causa della sfortuna.
Un solo successo in nove gare
I numeri parlano chiaro, ma non dicono tutto. Infatti, nelle sue 9 apparizioni il campione di Heppenheim ha conquistato solo una vittoria nel 2011, dominando la gara con la sua Red Bull dall’inizio alla fine, finendo poi sul podio in altre 4 successive occasioni con un secondo posto (nel 2012 sempre con la Red Bull alle spalle di Jenson Button) e 3 terze posizioni (nel 2013 ancora con la scuderia austriaca, e negli ultimi due anni a bordo della Ferrari). Un discreto bottino che poteva però essere decisamente migliore.
Le prime tre volte in Australia da dimenticare
Nel suo primo GP d’Australia con la Toro Rosso nel 2008 si trovò coinvolto in un incedente in partenza e la sua corsa finì lì. L’anno dopo invece, passato alla Red Bull, a quattro giri dal termine, quando il driver teutonico, in seconda posizione, ebbe un contatto con Kubica: polacco costretto al ritiro mentre Vettel proseguì per un giro senza la ruota anteriore sinistra, terminando poi in tredicesima posizione. Ancora peggio andò nel 2010 poiché quando si trovava al comando, al 20° giro, fu costretto al ritiro per un problema ai freni che lo fece finire sulla ghiaia dell’Albert Park.
Ultime apparizioni a Melbourne: due terzi posti molto diversi
Negli ultimi due anni, con la Ferrari, ha centrato due terzi posti, ma diversi tra loro. Se nel 2015 Seb ottenne il massimo piazzamento possibile dato lo strapotere delle Mercedes di Hamilton e Rosberg, nel 2016 non fu proprio così, anche se il risultato finale fu lo stesso: negli ultimi giri Vettel si avvicinò a Lewis Hamilton, secondo alle spalle del compagno di scuderia, tentando il sorpasso e dando l’impressione di poter sopravanzare il britannico prima della bandiera a scacchi, ma al penultimo giro andò lungo alla penultima curva, dando così via libera alla doppietta Mercedes.