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Verso il GP d’Austria, Rossi: a Spielberg il primo podio in carriera ma nessuna vittoria

Nel prossimo week end la MotoGP tornerà in pista sul Red Bull Ring, nuovo nome di quel tracciato che 21 anni fa vide il primo podio nel campionato mondiale di Valentino Rossi, l’unico tra i piloti in attività ad aver corso più di una volta il gran premio austriaco.
A cura di Michele Mazzeo
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Nemmeno il tempo di analizzare quanto successo a Brno che il Motomondiale, e quindi anche i protagonisti della sua classe regina, torna subito in pista. Nel prossimo week end infatti la MotoGP sarà di scena in Austria, al Red Bull Ring, per l’undicesimo appuntamento stagionale. Si correrà dunque su una pista che molti piloti non conoscono molto bene in quanto rientrata in calendario solo lo scorso anno, dopo ben 19 anni di assenza. L’unico ad aver corso più di una volta il GP austriaco tra tutti i centauri che prendono parte al campionato mondiale di motociclismo è, come è facile intuire data la longevità della sua carriera, Valentino Rossi.

Il primo podio del Dottore nel Motomondiale

L’Austria ha inoltre un posto speciale nei ricordi del Dottore perché il 4 agosto 1996 al suo primo anno in 125cc proprio in quel Gran Premio centrò il primo podio della sua lunghissima militanza nel Motomondiale. Quella volta però tutti i riflettori furono puntati su un altro ragazzino italiano, quell’Ivan Goi che vincendo a soli 16 anni e 5 mesi stracciò il record di Capirossi diventando il più giovane vincitore di una gara del motomondiale. Mentre l’altro ragazzino che in quel gp d’Austria arrivò terzo, conquistando il primo podio della sua vita, era considerato solo in quanto figlio di Graziano.

Un secondo posto nell’anno del primo titolo

Poi non ci vorrà molto tempo affinché vengano ristabiliti i giusti valori, ma in quell’occasione ancora Valentino era soltanto una delle tante belle speranze del movimento motociclistico del Bel Paese. Poi già nella gara successiva, a Brno, arriverà la prima vittoria e da lì prende il via la leggenda del campionissimo di Tavullia.  Poi l’anno seguente, nel 1997, Rossi tornò in terra austriaca con molti più successi sulle spalle e un nome che già stava cominciando a farsi pesante. In quella circostanza migliorò di una piazza rispetto alla sua “prima volta”, giungendo secondo alle spalle del suo avversario principale di allora, il giapponese Noboru Ueda, distanziato di soli 4 millesimi.

Fuori dal podio 19 anni dopo

Dopo i 19 anni Valentino e il Gran Premio d’Austria si incontrano nuovamente. Adesso il marchigiano è nel gotha delle due ruote con 9 titoli iridati in bacheca e con tantissime vittorie e podi nel proprio curriculum, e adesso Graziano è “solo” il papà di Valentino, mentre Ivan Goi, rimasto con una sola vittoria nel Motomondiale, non gareggia più e gestisce una pista vicino Casalmaggiore. Sul Red Bull Ring però questa volta il numero 46 non riesce a salire sul podio dovendosi accontentare della quarta piazza dietro alle Ducati di Andrea Iannone e Andrea Dovizioso e al compagno di team in Yamaha Jorge Lorenzo.

Il tabù austriaco

Il tracciato austriaco è dunque uno dei pochi dove il Dottore non ha mai vinto nella sua lunghissima e vincente carriera. Domenica avrà quindi l’occasione per sfatare questo tabù (tale in quanto stiamo parlando di una leggenda delle due ruote) e rilanciarsi nella corsa al titolo iridato, dopo l’errore di strategia commesso in Repubblica Ceca che ha consentito a Marc Marquez di prendere ulteriore vantaggio in classifica.

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