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Verso il GP delle Americhe: Motomondiale ad Austin, nel regno di Marquez

Il pilota catalano è il vero dominatore del Gran Premio texano. Infatti, nelle uniche quattro gare disputate sul tracciato americano El Cabronçito è sempre riuscito a centrare la vittoria. Sarà qui che Marc proverà a recuperare il distacco in classifica da Valentino Rossi e da Vinales, che nel 2014 vinse sul circuito delle Americhe in Moto2.
A cura di Michele Mazzeo
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Tutto è pronto per il prossimo appuntamento del Motomondiale. Il circuito delle Americhe di Austin è pronto ad ospitare il terzo appuntamento stagionale, dopo le prime due gare che hanno visto il dominio del nuovo arrivato in casa Yamaha, Maverick Vinales. Ma in realtà è un altro lo spagnolo favorito d’obbligo in Texas, vale a dire il campione del mondo in carica Marc Marquez. El Cabronçito infatti sarà l’uomo da battere nel Gran Premio delle Americhe, non fosse altro perché è l’unico ad aver vinto su questa pista.

Austin e Marquez legati dal destino

Nel 2013, alla “prima” assoluta del GP texano nel calendario del Motomondiale, il catalano al suo primo anno in MotoGP, ha ottenuto il suo primo successo “tra i grandi” dopo una serrata lotta con i connazionali Pedrosa e Lorenzo, rispettivamente secondo e terzo al traguardo. Con questa vittoria Marc è diventato il pilota più giovane di sempre ad imporsi in una gara della classe regina del Motomondiale. Stesso epilogo avrà la corsa del 2014 con le prime due posizioni invariate rispetto alla stagione precedente, a variare è solamente il terzo gradino del podio occupato in questa occasione dal ducatista Andrea Dovizioso.

Il dominio del Cabronçito

Nel 2015 invece, con Pedrosa fuori dai giochi perché ancora convalescente dopo un’operazione all’avambraccio, Marc ha centrato il suo terzo sigillo texano passando alla bandiera a scacchi davanti allo stesso Dovizioso, questa volta in seconda piazza, e Valentino Rossi, al suo primo (e finora unico) podio ad Austin. Nell’ultima edizione è sempre El Cabronçito a tagliare per primo il traguardo, ma a cambiare in questa circostanza sono i due piloti che occupano i restanti gradini del podio: argento per Lorenzo, bronzo per l’altro ducatista Andrea Iannone.

Alla ricerca del primo podio in stagione

Il catalano della Honda dunque dal 2013, cioè da quando il GP texano è entrato nel calendario del Motomondiale, ha sempre centrato la vittoria nella classe regina. Quest’anno cercherà di sfruttare la sua “amata” pista per recuperare il gap in classifica dal leader Vinales (-36) e dal Dottore (-23).  «Sono contento di arrivare su una pista che mi piace tanto anche se, sicuramente, avrei preferito arrivarci con una miglior posizione in classifica iridata – ha dichiarato Marquez alla vigilia del weekend americano-. Siamo comunque pronti per iniziare un altro fine settimana di gara e daremo il cento per cento provando a raggiungere il nostro primo podio stagionale. Ho molti buoni ricordi ad Austin, per me uno dei migliori GP del calendario. Mi piace molto la pista, con tante curve e molti cambi di pendenza, inoltre amo lo stile americano e mi rende sempre felice la vicinanza di tutti i tifosi».

La vittoria di Vinales

Per lui dunque quattro successi nelle prime quattro edizioni della gara americana. Ma questa volta dovrà fare i conti con un Vinales in forma smagliante e un eterno Valentino che in gara ha dimostrato di essere ancora uno dei migliori dell’intero roster. E se è vero che nessuno dei suoi rivali ha mai provato la gioia di una vittoria sul circuito delle Americhe in MotoGP, è vero anche che Maverick, il grande protagonista di questo inizio di stagione, può anch’esso vantare un primo posto ad Austin: nel 2014, quando l’allora pilota della Kalex, si impose nella gara di Moto2 davanti al connazionale Esteve Rabat.

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