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Verstappen: “Io cattivo come Schumacher. Ferrari o Mercedes? Voglio la macchina migliore”

L’olandese della Red Bull: “Quando si corre bisogna essere cattivi, non mi interessa ciò che dice la gente. Vettel? Penso che il mio compagno di squadra Ricciardo sia una preoccupazione maggiore: quando correvano insieme nel 2014 lui era più forte” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Max Verstappen - Getty Images
Max Verstappen – Getty Images

La prima metà stagione 2017 non può certo essere considerato soddisfacente per Max Verstappen: il baby prodigio olandese, infatti, complice una Red Bull poco affidabile, ha collezionato appena 57 punti con ben 5 ritiri all'attivo e un solo podio, il terzo posto della Cina. Nonostante i risultati al di sotto delle aspettative, però, il pilota di Milton Keynes sarà uno degli uomini mercato della prossima stagione; il suo contratto è blindatissimo, in casa Red Bull puntano forte su di lui per il futuro, ma le sirene di Ferrari e Mercedes potrebbero farlo vacillare.

Ferrari o Mercedes non fa differenza

Per il momento la fiducia della casa del Toro è ripagata, difficilmente l'olandese lascerà la scuderia che lo ha lanciato in Formula 1 l'anno prossimo, ma l'ambizione è quella di vincere. Il carattere da leader c'è, il figlio d'arte è uno che difficilmente rifiuta il duello in pista anche a costo di sollevare polemiche, ma il giovane olandese sembra avere le idee molto chiare:

Io credo nella forza e nel potenziale della mia attuale squadra. Siamo sulla strada giusta e sia la RB13, sia il motore sono in costante miglioramento. Sono consapevole del fatto che la Ferrari ha una grande storia alle spalle così come la Mercedes, ma onestamente il team non mi interessa, voglio sedermi sulla macchina migliore – ha dichiarato in una intervista a Sport Bild -. Possono dirmi tutto quello che vogliono: Crazy Max, vigliacco, piagnucolone o rammollito, non mi interessa. Guardate Michael Schumacher come ha guidato, quando si corre bisogna essere cattivi e alla fine della giornata un pilota di Formula 1 ha bisogno di sapere come vincere gare e titoli senza pensare al parere degli altri.

Il rapporto con Vettel e la preoccupazione Ricciardo

Uno stile di guida, quello di Verstappen, che ha già sollevato molte polemiche. A lamentarsi in varie occasioni è stato Sebastian Vettel che già nello scorso anno, in Messico, non aveva certo usato parole al miele per l'olandese. A Silverstone, poi, è andato in scena un nuovo duello con il tedesco della Ferrari a rimarcare ancora una volta un comportamento non certo esaltante. Il baby prodigio, che con la vittoria in Spagna dell'anno scorso detiene il record di più giovane pilota della storia ad aver vinto una gara, non sembra preoccuparsi più di tanto: "Non mi aspetto che Vettel mi mandi un biglietto d'auguri a Natale o mi inviti al suo compleanno, lui è tornato a lamentarsi nel calore della battaglia ma non è una cosa nuova. Personalmente, però, ritengo di avere una preoccupazione più grande, ossia il mio compagno di squadra Daniel Ricciardo: quando hanno guidato nella stessa squadra nel 2014 Daniel era più forte" ha concluso. Tanti anni di carriera attendono Verstappen, il suo talento è definitivamente pronto ad esplodere.

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