Verstappen mastica amaro: “Sono terribilmente infastidito, volevo la pole position”
Ha cullato il sogno di diventare il più giovane poleman della storia di Formula 1 per tutta la sessione di qualifica, ma ha dovuto abbandonarlo all'ultimo secondo, cedendo la posizione a Sebastian Vettel per appena 86 millesimi: una beffa tremenda per Max Verstappen che, con la sua Red Bull, aveva messo paura a Mercedes e Ferrari, le grandi protagoniste della stagione 2017.
L'olandese si ferma a 86 millesimi dal record
Il giovane pilota olandese è stato costretto a rimandare ancora una volta l'appuntamento con la pole position a causa del super giro del tedesco della Ferrari: per Verstappen c'è la prima fila dalla quale scatterà nel Gran Premio del Messico, ancora una volta a fianco del pilota di Maranello, proprio come a Singapore. Un duello, quello tra il quattro volte campione del mondo e il baby figlio d'arte, che si ripeterà ancora una volta; i due saranno ancora fianco a fianco, ma a bruciare, almeno per il momento, è la pole position sfumata, mal digerita dall'olandese della Red Bull.
Sono terribilmente infastidito, non so cosa sia successo nel Q3 – sono state le sue parole appena sceso dalla vettura -. Non siamo riusciti a far funzionare le gomme, questa pista è molto scivolosa e avevo un po' di sottosterzo. Il secondo posto in griglia è una buona posizione, ma rimane l'amaro in bocca per come si erano messe le qualifiche; dopo quanto fatto nel Q2 volevo la pole position.
Una delusione enorme per Verstappen che con il motore Renault con nuova specifica sembra aver trovato la strada giusta candidandosi al ruolo di protagonista per la gara di domani. Sarà ancora una lotta con i due grandi protagonisti del 2017, Vettel e Hamilton, coloro che si sono giocati il mondiale fino ad ora: il Messico sarà probabilmente la gara in cui l'inglese riuscirà a portare a casa il quarto titolo della carriera, ma quello che andrà in scena a Città del Messico sarà probabilmente l'antipasto della stagione 2018, quella in cui il giovane olandese è chiamato al definitivo salto di qualità per ambire a lottare per il titolo.
