Verstappen nel mirino, la Fia vieta le variazioni di traiettoria in frenata

Tutti contro Max Verstappen. L'atteggiamento del giovane pilota olandese non piace ai piloti che, nel solito briefing che precede l'inizio del weekend di gara, glielo hanno fatto notare: Grosjean, Raikkonen, Vettel, Alonso e Hamilton hanno preso la parola per scagliarsi contro le manovre che hanno contraddistinto questi primi mesi in Red Bull. In particolare è stato il campione del mondo, l'ultimo in ordine di tempo a battagliare con il giovane figlio d'arte, a spiegare che certe cose, in pista, non possono essere tollerate: proprio a Suzuka, infatti, Verstappen si era difeso con una manovra al limite del regolamento che aveva costretto il britannico al lungo per evitare il contatto.
Whiting chiarisce la normativa
Dopo le manovre difensive di Spa-Francorchamps subite da Raikkonen e, appunto, quelle del Giappone, i piloti hanno chiesto un confronto a Charlie Whiting che si è mostrato molto disponibile. Lamentele che hanno portato a un chiarimento regolamentare: la Fia, infatti, ha annunciato che le variazioni di traiettoria mentre si è in staccata saranno vietate. La direzione corse ha così inviato una mail a tutte le scuderie del mondiale in cui si chiarisce che "nessuna macchina può essere guidata in un modo che potrebbe essere potenzialmente pericoloso per gli altri piloti. Inoltre, l'articolo 27.8 vieta qualsiasi manovra che possa ostacolare altri piloti, come ad esempio un cambiamento anomalo di rotta".
Novità anche per i doppiaggi
Chiarimento anche per quanto riguarda i doppiaggi: dalla gara di Austin, infatti, arriverà un pre-avviso quando una macchina più veloce si trova a 3 secondi dalla macchina che sta per essere doppiata in modo che il team possa avvisare il pilota. Quando poi la macchina più veloce arriverà entro 1 secondo verranno sventolate le bandiere blu – oltre a un messaggio che comparirà sul monitor dei tempi – e il pilota che sta per subire il doppiaggio dovrà spostarsi alla prima occasione utile. Un provvedimento che mira a salvaguardare le posizioni di vertice: dopo il Gp di Suzuka, infatti, erano stati molti i piloti a lamentarsi, in particolar modo Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen.