Verstappen: “Vettel è quasi venuto addosso anche a me”
La Red Bull indossa i panni della Mercedes e centra la prima doppietta stagionale: Ricciardo sale gradino più alto del podio, il compagno di squadra Max Verstappen deve accontentarsi del secondo posto. Tra i protagonisti di giornata, però, il baby della scuderia di Milton Keynes non entra solo per la bella prestazione, ma anche per quanto successo al via quando, insieme a Vettel e Rosberg, è stato invischiato nell'episodio che ha cambiato le carte in tavolo del Gp di Malesia.
Succede tutto al via: Sebastian Vettel parte bene, cerca il sorpasso su Verstappen all'interno ma arriva lungo in frenata. Il contatto appare inevitabile, è Rosberg a farne le spese, colpito sulla ruota anteriore destra, insieme al tedesco della Ferrari che è costretto al ritiro per la rottura della sospensione anteriore sinistra. Piuttosto colorita la versione del pilota Red Bull a caldo, quando aveva definito il ferrarista "pazzo", ma nel dopo gara non c'è spazio per le polemiche.
Per tutta la gara ho spinto perché ho dovuto recuperare dopo la prima curva. E' stato tutto abbastanza chiaro; noi siamo partiti bene finalmente, lui ha frenato molto tardi, ha avuto un bloccaggio e ha colpito Nico. Io ho dovuto evitare l'incidente – ha chiarito ai microfoni di Sky -perché era quasi venuto addosso anche a me.
Quella con Sebastian Vettel non è l'unica battaglia che ha visto protagonista Max Verstappen: il 19enne ha lottato anche con il compagno di squadra Ricciardo, uscendone però sconfitto. Sul gradino più alto del podio va l'australiano.
Non sono sorpreso delle difesa di Ricciardo, sapevo che avremmo dovuto lottar per la vittoria ed è così che si fa in gara. Non toccarsi a quelle velocità significa avere rispetto.
