Vespa Sei Giorni, fascino retrò e motore 300 cc per la serie esclusiva
Il mitico scooter italiano fa un salto nel passato e torna negli anni '50. Correva l'anno 1951 e la Vespa Sport "Sei Giorni" partecipava alla gara di regolarità “Sei Giorni Internazionale di Varese”. La Vespa distrusse la concorrenza e riuscì ad ottenere ben 9 medaglie, una prestazione strabiliante che viene oggi ricordata con una serie esclusiva. La Vespa Sei Giorni si basa sull'attuale Vespa GTS e gode di differenti dettagli in chiave retrò.
Richiami alla Vespa anni '50. Il look della Vespa Sei Giorni è un chiaro omaggio ai modelli vintage e presenta molti dettagli particolari. Primo fra tutti è il "faro basso" posizionato sul parafango anteriore. Il manubrio non è carenato ma è costituito da un unico tubo a vista, su cui poggia il pannello strumenti con tachimetro analogico su fondo bianco. Il cupolino brunito è un piccolo dettaglio di stile accanto alla strumentazione. Sulla carrozzeria appare il portanumero nero ispirato alle grafiche delle Vespa Squadra Corse anni '50. Numerosi sono i dettagli in nero, che si alternano ad elementi rossi come gli ammortizzatori e le finiture dei cerchi. La look ha un look monoposto ma è omologata per due passeggeri e presenta un doppio rivestimento con cuciture bianche a contrasto. La targhetta "Special Edition" indica il numero di serie.
Moderna nella dotazione. La base meccanica della Vespa Sei Giorni riprende il motore 300 cc della Vespa GTS. Il monocilindrico 4 tempi eroga 21,2 CV ed una coppia massima di 22 Nm disponibile a soli 5.500 giri/minuto. Nonostante il look retrò, questa Vespa è dotata di una porta Usb all'interno del cassetto anteriore per caricare lo smartphone. Gli indicatori di direzione anteriori dotano un kit di Led con funzione di luce diurna. Completa il pacchetto tecnologico l'Abs, che migliora la sicurezza a bordo.