Vettel al veleno: “Nel mondiale lotto contro 3 macchine, inclusa quella di Raikkonen”
Dopo il Gran Premio d'Italia la situazione in Ferrari non è delle migliori: la scuderia di Maranello, ancora scossa dalla sconfitta nella gara di casa e alle prese con l'ennesima sbavatura di Sebastian Vettel, deve anche fare i conti col malcontento del tedesco, apparso piuttosto irritato già dopo il secondo posto nelle qualifiche e ancor più nero dopo la gara nella quale ha provato a superare Raikkonen alla Prima Variante vedendosi tirare la staccata dal compagno e costretto così ad accodarsi.
Una mancata strategia, da parte della Ferrari, che non è andata giù al pilota in lotta per il mondiale: il team principal Maurizio Arrivabene, subito dopo la gara, aveva spiegato la pericolosità di uno scambio di posizioni alla prima curva, ma evidentemente non è stato sufficiente per far smaltire la delusione a Vettel che, nel corso del weekend di Monza, si è lasciato scappare, ai microfoni degli olandesi di Ziggo Sport, un "adesso è chiaro che devo competere contro tre vetture, inclusa quella del mio compagno. Non mi aspetto alcun aiuto da nessuno" che la dice lunga sul pensiero del quattro volte campione del mondo riguardo la gestione della gara da parte della scuderia italiana, colpevole, secondo il tedesco, di averlo lasciato a gareggiare da solo.
Una tensione che rischia di mettere in pericolo anche il rapporto tra Vettel e Raikkonen, apparso più solido che mai nel passato: neanche dopo l'incidente di Singapore dell'anno scorso, che aveva di fatto chiuso i giochi per il mondiale, il tedesco si era lasciato andare ad esternazioni del genere. Stavolta, però, con un rinnovo del finlandese che tarda ad arrivare e un Leclerc pronto a prendere il suo posto, Vettel rischia sul serio di trovarsi a lottare da solo contro le Mercedes e anche contro il compagno di squadra: se la Ferrari dovesse decidere di dare il benservito a Raikkonen, sarebbe poi complicato far sottostare a ordini di scuderia il finlandese nelle ultime gare. Una situazione che, Vettel in primis e poi anche tutta la scuderia, avrebbe volentieri evitato con un mondiale che, nonostante i 20 punti di ritardo da Mercedes nel campionato costruttori e i 30 che separano Hamilton e il tedesco, appare ancora tutto da scrivere.