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Vettel difende Mercedes: “Ordine di scuderia? Decisione ovvia, hanno fatto un buon lavoro”

Il pilota della Ferrari giustifica la strategia Mercedes: “Hanno giocato da squadra, nella loro posizione è stata una decisione ovvia”. Poi sul mondiale: “Continuo a credere nelel nostre chance, basta un ritiro o due e le cose prendono una piega diversa”, sono state le sue parole.
A cura di Matteo Vana
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Sebastian Vettel torna sul podio, replicando il 3° posto ottenuto a Singapore anche in Russia, ma vede il mondiale sfuggire via a causa degli ordini di scuderia Mercedes, capaci di sacrificare Bottas per consentire ad Hamilton di ottenere la vittoria che lo porta ad avere 50 punti di vantaggio ad appena 5 gare dalla fine.

Sebastian Vettel - LaPresse
Sebastian Vettel – LaPresse

Il tedesco giustifica la Mercedes

Un comportamento, quello delle Frecce d'argento, che ha creato malumori e tensioni tra gli spettatori riportando alla mente l'episodio che vide protagonista la Ferrari nel 2002 quando successe quasi la stessa cosa tra Schumacher e Barrichello, costretto a far passare il tedesco, e il sette volte campione del mondo a cedergli il gradino più alto del podio; una scena, questa ripetuta anche da Lewis Hamilton, piuttosto imbarazzato dal gioco di squadra Mercedes fin troppo evidente. La scuderia di Brackley, molto criticato, ha però trovato in Vettel un difensore inatteso con il pilota della Rossa che giustifica il comportamento della Mercedes.

Penso che abbiano fatto un buon lavoro, hanno giocato da squadra molto bene. A loro difesa c’è da dire che i media adorano questo tipo di controversie, e pongono domande scomode. Nella loro posizione è stata una decisione ovvia, quindi probabilmente tutte queste domande non sono giustificate – ha dichiarato in conferenza stampa il tedesco -. Noi chiaramente abbiamo fatto il massimo, c’era una piccola possibilità di stare davanti a Lewis, ma accontentiamoci del terzo posto. Continuo a credere nelle nostre chance. Basta un ritiro, o due, e le cose possono prendere una piega diversa. Non lo auguro a Lewis, ma non si sa mai cosa può accadere.

Per il tedesco, anche alle luce dei precedenti, quello tenuto dalla Mercedes in Russia è stata una decisione ovvia; con un mondiale così tirato e una distanza così ampia tra i due piloti delle Frecce d'argento Hamilton vuole essere sicuro di avere più margine possibile sul proprio inseguitore, distante adesso 50 punti in classifica. Difficile credere alla rimonta, ma Vettel non perde le speranze: a questo punto, però, bisogna sperare nell'errore altrui per avere la possibilità di riaprire un mondiale che pare ormai chiuso.

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