Vettel e il commosso ricordo di Schumacher: “È il mio eroe, avevo i suoi poster in cameretta”
Nel mito di Michael Schumacher sono cresciute intere generazioni di giovani piloti che, magari proprio vedendo le imprese del tedesco al volante della Ferrari, hanno cominciato ad emozionarsi per la Formula 1. Tra questi qualcuno è riuscito a fare della propria passione anche il proprio lavoro come Sebastian Vettel che, dopo aver iniziato a girare proprio sulla pista di Kerpen, è arrivato fino a conquistare ben 4 titoli mondiali seppur senza arrivare ancora al successo con la Rossa di Maranello.
Il ricordo commosso del pilota Ferrari
Fu proprio Michael Schumacher, come rivelato da Jean Todt, a presentare all'attuale presidente della FIA – all'epoca direttore sportivo del Cavallino – quello che, secondo il sette volte campione del mondo, sarebbe diventato un grande pilota. Un rapporto, quello tra il giovane tedesco e il pilota più vincente nella storia della F1 che si è poi cementato nel tempo grazie alle Race of Champions corse insieme, ma interrotto dal terribile incidente sulle nevi di Meribel che ha cambiato la vita di Schumacher, costretto ora nella sua residenza e assistito da un'equipe di medici 24 ore su 24. Proprio il pilota della Ferrari, in una intervista alla rivista F1 Racing riportata dal Mirror, ha parlato a cuore aperto di quello che era il suo idolo da bambino.
Michael Schumacher era il mio eroe, avevo dei suoi poster sul muro della mia cameretta. Ho incontrato Michael per la prima volta quando avevo sette anni, poi, in seguito, ho avuto modo di conoscerlo come persona e mi è sempre stato vicino con una parola di consiglio o di aiuto. Adesso mi mancano la sua opinione, i suoi consigli e la sua competenza – sono state le parole del quattro volte campione del mondo -. Per me è il miglior pilota che abbiamo mai avuto in termini di talento, abilità, passione e forza di volontà, verrà ricordato come il migliore nella storia della Formula 1. Gli auguro il meglio, spero che continuerà a combattere la propria battaglia e che possa tornare al più presto possibile.
Vettel, cresciuto nel mito di Michael Schumacher, ha ammesso di sentire la mancanza di colui che ispirato la sua carriera. Con il passaggio in Ferrari, poi, il paragone è diventato quasi scontato con il sette volte campione del mondo che impiegò cinque anni prima di riuscire a vincere il titolo con la Rossa: il 2019 sarà proprio la quinta annata di Vettel al volante della scuderia italiana e l'ex Red Bull spera di ripercorrere, almeno in piccola parte, la strada tracciata a Maranello dal suo predecessore.