Vettel e il duello con Hamilton: “Ci rispettiamo, ma il mio obiettivo è diventare campione”
Si sono contesi il titolo di campione del mondo di Formula 1 nelle ultime due stagioni e nonostante non siano mancati scontri piuttosto accesi, famosissima in questo senso la ruotata di Baku, il rispetto non è mai venuto meno: Sebastian Vettel e Lewis Hamilton rappresentano due dei migliori piloti degli ultimi anni e, grazie ai loro 9 titoli mondiali complessivi, anche i più vincenti.
Il tedesco lancia la sfida al rivale
Un duello, quello tra il tedesco e l'inglese, che caratterizzato le ultime stagioni di Formula 1 ma che in questo 2019, sia per la forza mostrata dalla Mercedes sia per le difficoltà riscontrate dalla Ferrari in queste prime gare, non li ha ancora visti competere ruota a ruota. Una sfida che entrambi attendono con impazienza, ma che, nonostante la rivalità degli ultimi anni, non ha minato la stima reciproca, anzi se possibile ha aumentato il rispetto che uno nutre nei confronti dell'altro, come sottolineato dal pilota della Rossa.
Siamo molto diversi a livello privato, non abbiamo quasi nulla in comune ma c'è molto rispetto tra di noi. Non è che non ho rispetto per gli altri piloti di Formula 1, ma con Lewis è qualcosa di speciale – ha dichiarato Vettel in una intervista a Sport Magazine -. Quello che manca oggi è l'ammirazione nei confronti di un altro pilota, ma questo non significa che sono contento di arrivare dopo di lui: io voglio sempre diventare campione con la Ferrari e stiamo lavorando sodo proprio per sviluppare l'auto e raggiungere questo obiettivo.
Nonostante il rispetto nei confronti del rivale e l'inizio difficile il tedesco della Ferrari non perde di vista il grande obiettivo non solo della stagione, ma dell'intera carriera, ossia quello di diventare campione del mondo, dopo il poker in Red Bull, anche con la scuderia di Maranello: un sogno, quello di Vettel, che lo accomuna ai migliaia di tifosi della Rossa che sperano, grazie a lui, di interrompere un digiuno che dura ormai da troppi anni.
