Vettel: “Ho fiducia nella Ferrari, la SF71H è una buona base da cui partire”
I test di Barcellona hanno mostrato una Ferrari in grande spolvero sia con Sebastian Vettel, capace di battere il record della pista, sia con Kimi Raikkonen, lontano appena 39 millesimi dal tempo del compagno di squadra: una vettura, la SF71H, che sembra essere nata sotto una buona stella e pronta ad interrompere lo strapotere della Mercedes, dominatrice assoluta nelle ultime 4 stagioni.
La SF71H, la macchina giusta per puntare al titolo
Le Mercedes, che hanno messo in mostra un passo gara invidiabile, sono ancora le grandi favorite, ma il morale in casa Ferrari, a poco più di una settimana dal debutto in Australia, è alto. Sebastian Vettel, dopo la sconfitta rimediata la scorsa stagione da Hamilton, è pronto a rifarsi già a partire dal primo round a Melbourne tanto che il tedesco non vede l'ora di tornare in pista:
Non vedo l'ora perché quando saremo là scenderemo tutti in pista nelle medesime condizioni – ha raccontato ai microfoni del sito ufficiale del Cavallino -. La SF71H è una buona base da cui partire. Ora lavoreremo sullo sviluppo per esplorarne e migliorarne ancora il potenziale. Ho molta fiducia nella squadra, conosco le capacità e la dedizione dei ragazzi di Maranello. Abbiamo fatto un buon lavoro anche noi in termini di distanza percorsa, coprendo in totale 4323 Km. Da parte mia ne ho fatti 875 in un giorno, l’equivalente di 188 giri, e un totale di quasi tremila! Non abbiamo avuto nessun vero problema sulla macchina, e mi sono anche divertito a guidarla. I nostri avversari, Mercedes e Red Bull, hanno usato un solo tipo di pneumatico per la simulazione di gara. Questo non si può fare in un vero Gran Premio, e ha un’influenza sulle strategie e sul risultato finale.
La sfida con Hamilton e il ricordo di Singapore
Vettel è pronto a tornare in pista per lanciare la sfida al suo grande rivale, quel Lewis Hamilton che l'anno scorso gli ha soffiato un mondiale che, a metà stagione, sembrava saldamente nelle mani del tedesco. Poi l'incidente di Singapore e le rotture in Malesia e Giappone hanno fatto si che il titolo prendesse la strada di Brackley; un anno duro da digerire per il ferrarista, come ammesso anche ai microfoni di Sport Bild: "Tutti possono giudicare chi commette errori. Certo, non si dovrebbero superare certi limiti, ma a volte nella vita succede, se ciò non accadesse io penso non sarebbe vita. Singapore non è stata facile da digerire perché la gara avrebbe potuto finire molto meglio, è stata dura da accettare. È andata così. Hamilton? Lewis è un quattro volte iridato, uno dei migliori della Formula 1. È un rivale in pista, non nella vita. Onestamente non mi importa contro chi gareggio, ma è ovvio che se batti Hamilton o Alonso in definitiva è meglio e ti fa essere orgoglioso" ha concluso.