Vettel: “Impatto causato da una reazione a catena, dispiace per me e per Nico”
Un'altra gara sfortunata, un'altra occasione persa per Sebastian Vettel: la gara del tedesco dura appena una curva, la prima del tracciato di Sepang. Il ferrarista parte bene, guadagna una posizione, poi va all'attacco di Max Verstappen che prova a resistere: la SF16-H va lunga colpendo Rosberg, ma ha la peggio. Sospensione anteriore sinistra rotta, il ritiro è inevitabile.
Ancora uno zero nella casella punti
L'incidente della Malesia è solo l'ultimo episodio di un'annata sfortunata, cominciata con lo zero nella casella punti in Bahrein proseguita con il ritiro in Russia e con lo scoppio della gomma in Austria: la stagione di Sebastian Vettel è da dimenticare, anche per il pilota della Ferrari, appena sceso dalla sua vettura, è difficile spiegare il perché.
La gara non è durata molto. Ero partito bene, ho cercato di superare Verstappen in frenata, eravamo in battaglia e davanti avevo una Mercedes – ha dichiarato ai microfoni dei cronisti presenti -. Non sono più riuscito a rallentare, non ce l'ho fatta ad evitare l'impatto. E' stata una stupida reazione a catena. E' un peccato per me e anche per Nico.
Non potevo fare molto, ero fianco a fianco con Max che mi stava spingendo verso destra. Ho fatto il mio meglio in frenata, ma sono scivolato lungo e ho colpito Nico.
Una manovra contestata che ha ricordato quella del giovane pilota della Red Bull a Spa: in quell'occasione Verstappen provò il sorpasso all'interno sfruttando al massimo la pista e finendo fuori dal cordolo. In questo caso il tedesco della Ferrari non è arrivato a tanto, ma la sua mossa ha scatenato l'ira proprio di Verstappen che, in un team radio con il proprio muretto, non ha esitato a definire Vettel "matto". Parole che non sono certo di stima, ma il tedesco preferisce non alimentare ulteriori polemiche: "Non credo serva il mio commento" ha risposto il ferrarista chiudendo così la questione.