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Vettel lancia la sfida: “Ordini di scuderia non servono, sono pronto a lottare con tutti”

Il pilota della Ferrari, a 7 gare dal termine del mondiale, è pronto alla battaglia: ” Sono contento di combattere contro tutte le 19 vetture presenti in griglia, per me è sempre stato così. Ordini di scuderia? Non penso siano necessari e ognuno è libero di avere l’approccio che vuole”, sono state le sue parole.
A cura di Matteo Vana
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Sebastian Vettel - LaPresse
Sebastian Vettel – LaPresse

Il Gran Premio d'Italia, vinto dalla Mercedes di Lewis Hamilton, ha avuto il potere di dare una scossa al campionato rendendolo ancora più entusiasmante in vista delle ultime 7 gare: ora che il vaso di Pandora è stato aperto, lasciando uscire il gioco di squadra delle Frecce d'argento, con Bottas ormai relegato a fidato scudiero dell'inglese, e il mancato feeling tra Vettel e Raikkonen, dovuto probabilmente al mancato rinnovo del finlandese con la Ferrari in vista della prossima stagione, la lotta si è fatta più intensa che mai.

Il tedesco della Ferrari da solo contro tutti

Era stato proprio il tedesco a rendere palese quella che, per tutti, era una sensazione non troppo lontana dalla realtà: "Ormai è ovvio che devo lottare contro 3 macchine, compresa quella del mio compagno di squadra" si era lasciato scappare il quattro volte campione del mondo dopo la gara di Monza che ha scavato un solco di 30 punti tra lui e il leader del mondiale Hamilton. La rincorsa al titolo non è ancora finita, Vettel ha ancora 7 gare per colmare il gap e il pilota della Rossa, che non si aspetta aiuti da nessuno, è pronto alla battaglia già a partire da Singapore, prossima tappa del mondiale.

Posso già prevedere le prossime domande in arrivo, ma sono felice di poter lottare contro 3 macchine – ha svelato il tedesco ai microfoni di ESPN -. Sono contento di combattere contro tutte le 19 vetture presenti in griglia, per me è sempre stato così e non mi aspetto nulla di diverso da questo. Ordini di scuderia? Non penso siano necessari, ma questa è una domanda che va fatta al team. Io faccio il mio lavoro, a Monza ho provato a superare nella prima chicane e poi nella seconda, ma non ha funzionato. Sono stato un po' sfortunato per come sono andate le cose e mi sono girato; penso che tutti siano liberi di avere l'approccio che vogliono e il nostro è abbastanza chiaro.

Il tedesco non si aspetta nessuna favore dalla Ferrari o dal compagno di squadra nella lotta al titolo e non sarà lui a chiedere al team di mettere Raikkonen al suo servizio come ha fatto la Mercedes con Hamilton. Per Vettel non era necessario sedersi a tavolino con il compagno di squadra dopo quanto successo nel GP d'Italia e nelle prossime gare il pilota della Rossa è consapevole di non poter avere l'aiuto di nessuno per cercare di conquistare un titolo che sembra stregato; dovrà contare solo sulle sue forze e su quelle della sua Loria, sperando, di poter aggiungere quella lettera che, nonostante le avversità, lo porterebbe in gloria.

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