Vettel sbaglia, Hamilton no: l’inglese imperatore in Giappone mette le mani sul mondiale
Tutto o niente per Sebastian Vettel, ma ha prevalso la seconda. Il tedesco era partito, nonostante l'8° posto, con la chiara intenzione di vincere la gara, ma è stato tradito ancora una volta dalla fretta; disperata la mossa con la quale ha provato il sorpasso su Verstappen, seppur fossero i primi giri, che l'ha portato a girarsi. Lì si sono chiuse le speranze Ferrari e il mondiale di Formula 1 con Lewis Hamilton a dominare dal primo all'ultimo giro il Gran Premio del Giappone scortato dal fido compagno di squadra Valtteri Bottas, messo sotto pressione da Verstappen, ma comunque secondo davanti alla Red Bull dell'olandese.
Contatto Verstappen-Vettel, Hamilton ringrazia
Partenza show della Ferrari con Vettel che guadagna subito due posizioni, poi attacca Grosjean e diventa 5° alla fine del primo giro. L'errore di Verstappen all'ultima chicane, che porta al contatto con Raikkonen per il quale viene penalizzato l'olandese, consente al tedesco di diventare quarto prima che la safety car entri in pista per la foratura di Magnussen. Alla ripartenza Vettel decide di giocarsi il tutto per tutto; la teoria del "la va o la spacca" prevale nella logica del pilota Ferrari che cerca il sorpasso su Verstappen lì dove non si può, lo spazio necessario per completarlo non si crea magicamente e il tedesco finisce in testacoda. Déjà vu di Monza, cambia solo l'avversario, ma il risultato è lo stesso con l'ennesima rimonta da completare dal fondo dello schieramento.
Rimonta show di Ricciardo, Vettel chiude 6°
Chi invece non sbaglia nulla è Daniel Ricciardo che, dopo una qualifica horror, mette sorpassi in fila uno dietro l'altro e si ritrova vicino al compagno di squadra. La girandola dei pit stop non stravolge la classifica mentre Vettel, impegnato nella sua rimonta, non riesce ad andare oltre il 6° posto, il massimo raggiungibile per il ferrarista. L'ennesima gara da dimenticare del tedesco si chiude con Hamilton che vince senza patemi e mette le mani sul mondiale: ormai è solo questione di tempo per l'inglese che, a 4 gare dalla fine del campionato, può gestire 67 punti di vantaggio sul suo grande rivale Vettel. Il primo match point potrebbe arrivare già ad Austin, negli Stati Uniti; un epilogo ormai scontato che non rende giustizia alla Rossa, capace di rendere complicata la vita alla Mercedes per gran parte di una stagione che sta assumendo l'amarissimo gusto dell'ennesima sconfitta.