Vettel sotto investigazione, il tedesco non avrebbe spento il motore durante le operazioni di peso
Lewis Hamilton in pole position e Sebastian Vettel al suo fianco, è questo il responso delle qualifiche del Gran Premio del Brasile. Gli ingredienti per una gara spettacolare, con i due piloti che si sono contesi il titolo fino alla scorsa gara quando l'inglese è stato incoronato campione del mondo per la quinta volta in carriera, ci sono tutti, ma potrebbero essere i commissari di gara a ribaltare, per l'ennesima volta, il verdetto della pista.
Il ferrarista sotto investigazione, rischia una penalità
Il tedesco della Ferrari, infatti, è finito sotto investigazione e ora rischia una penalità per non aver spento il motore durante le operazioni di peso della vettura; forse tradito dall'adrenalina per il momento delicato – la Ferrari stava rientrando per cambiare gomme provando una stratega azzardata – il pilota del Cavallino si è reso protagonista di gesti poco equivocabili nei confronti degli addetti alle operazioni e ripartendo ha fatto sballare il sistema distruggendo la rampa usata. A chiarire meglio la situazione c'è anche il comunicato, redatto secondo quanto riportato dal delegato Jo Bauer. "Durante la seconda sessione di qualifiche il conducente della macchina numero 05, quando è stato chiamato per il peso, si è rifiutato di spegnere il motore. L’auto è stata spinta sulla bilancia e pesata con il motore acceso, il che rende difficile ottenere un risultato stabile. Dopo il peso, il pilota è sceso dalla rampa autonomamente e, così facendo, ha distrutto la rampa – si legge nella nota diffusa dalla Federazione -. Poiché il pilota non ha seguito le istruzioni e ha ulteriormente compromesso la continuazione della procedura di pesatura, riferirò la questione agli steward per le loro considerazioni". Un comportamento che la Federazione potrebbe decidere di punire, l'ennesima leggerezza di una stagione che potrebbe costargli caro.
Una situazione che rischia di compromettere la gara del tedesco chiudendo definitivamente le speranze di tornare alla vittoria del pilota della casa di Maranello, ma anche quello di riuscire a ricucire il gap dalla Mercedes nel mondiale costruttori, distante ora 55 punti ad appena due gare dalla fine. "Meglio non dire nulla. Penso che non dovevano neanche chiamarci perché con le condizioni così variabile è ingiusto rimanere bloccato lì" si è limitato a dire il pilota tedesco appena sceso dalla propria monoposto. L'ennesimo weekend sfortunato per il pilota della Ferrari che, alle penalità ricevute in questa stagione, potrebbe aggiungere anche questa del Brasile, forse la più beffarda di un 2018 da dimenticare
