Vijay Mallya non potrà lasciare l’India senza preavviso
Continuano i problemi per Vijay Mallya, presidente e fondatore della Force India e e presidente ed amministratore delegato della ormai fallita compagnia aerea Kingfisher Airlines. Un tribunale di Mumbai ha ordinato all’imprenditore indiano di non poter lasciare l’India senza presentare un itinerario dettagliato con 48 ore di anticipo.
Un debito di oltre 1 miliardo
La situazione giudiziaria è nata dal fallimento della Kingfisher Airlines nel 2005, fallita nell’ottobre del 2012 con un debito di oltre un miliardo di euro. Il tribunale di Mumbai aveva dato all’imprenditore indiano e a Sanjay Aggarwal, Ceo della compagnia aerea, la possibilità di per poter comparire davanti alla corte per un caso di truffa presentato dalla commissione tasse nei confronti della compagnia aerea con una cauzione provvisoria di 5 milioni di rupie indiane (circa 65mila euro) per non aver pagato 330 milioni di rupie (4,3 milioni di euro) di tasse al governo.
Mallya non potrà lasciare l’India senza preavviso
La stessa corte aveva anche ordinato a A Raghunathan, Chief Financial Officier e TR Venkatadri, vice presidente della compagnia, anch’essi accusati del caso, di non poter lasciare il paese senza il permesso. Il provvedimento ora è stato esteso anche su Mallya che per lasciare il Paese dovrà nominare due persone e presentare un itinerario dettagliato con 48 ore di anticipo. Il magnate indiano, presente in tribunale, ha chiesto tramite i suoi legali il permesso di poter viaggiare all’estero. Il caso è rinviato al 4 febbraio prossimo, ultimo giorno di test della F1 a Jerez de La Frontera, Spagna, dove sarà presente anche la Force India.