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Villeneuve attacca Alonso: “In Ferrari pensava solo a twittare”

Durissime le parole dell’ex iridato della Williams nei confronti dell’asturiano “Tutto è andato in pezzi per le sue continue critiche al team”.
A cura di Valeria Aiello
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Gli italiani hanno davvero amato Alonso ma l’amore è finito molto velocemente per le sue continue critiche alla Ferrari” dice Jacques Villeneuve in un’intervista rilasciata a Sport Bild in cui ha attaccato pesantemente l’asturiano. “Solo perché ti danno 30 milioni di euro all’anno, non significa che puoi fare e dire quello che vuoi della tua squadra. Dov’era il rispetto?” chiede retoricamente il campione del mondo 1997 e attuale opinionista di Sky Sport F1 HD che sottolinea come l’atteggiamento avuto da Fernando Alonso negli anni in Ferrari abbia finito per inacidire i rapporti con il team.

Io lo chiamo il ‘complesso di Dio’ ma proprio quando pensava di avere tutto sotto controllo, Vettel annunciava che avrebbe lasciato la Red Bull. Così Fernando si è sentito improvvisamente mancare il terreno sotto ai piedi” prosegue Villeneuve, criticando lo spagnolo di non essere riuscito a tenere unito il gruppo per via del proprio atteggiamento nei confronti della factory di Maranello.

Alonso pensava più a Twitter che ai rapporti e allo spirito del team”, un approccio totalmente differente rispetto a quello mostrato dal suo successore al sedile della Ferrari, Sebastian Vettel. “Lo scorso anno Seb non ha mai criticato la Red Bull anche se si trovava nella posizione per farlo” aggiunge Villeneuve che sul comportamento del tedesco prosegue “Il suo atteggiamento ricorda quello di Michael Schumacher, concentrazione alla guida e rispetto per la tua squadra. E non crear problemi se non ce ne sono”.

Tuttavia, Villeneuve ha espresso alcuni dubbi circa la possibilità che il quattro volte iridato riesca a emulare il predominio del grande Schumacher negli anni sulla Rossa. “I giorni di Jean Todt sono finiti, la totale concentrazione su un solo pilota è una filosofia del passato. Certamente potrà essere competitivo ma non credo che possa dominare come Michael” conclude Villeneuve.

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