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Volkswagen, accordo negli Usa per il dieselgate

L’intesa di massima con le autorità statunitensi sullo scandalo emissioni truccate prevede diverse misure i cui dettagli saranno definiti entro il prossimo 21 giugno. Il compromesso prevede il riacquisto dei circa 500.000 diesel coinvolti, oppure la correzione delle emissioni entro i limiti previsti e il risarcimento dei proprietari.
A cura di Valeria Aiello
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Passaggio chiave sulla vicenda dieselgate che ha travolto il gruppo Volkswagen, beccato negli Usa a manipolare le emissioni di ossidi di azoto dei motori diesel attraverso i cosiddetti “defeat device”, software in grado di controllare i gas inquinanti in condizioni di test. A sette mesi dallo scoppio dello scandalo per cui il gruppo ha ammesso emissioni truccate per 11 milioni di veicoli nel mondo, il costruttore tedesco ha raggiunto un accodo di massima con le autorità governative statunitensi e il dipartimento di Giustizia della California che dovrebbe consentire al colosso di Wolfsburg di evitare le class action avviate dai consumatori americani, anche se restano aperte le indagini penali del Dipartimento di Giustizia e le inchieste internazionali depositate nei confronti della casa tedesca. Ad annunciarlo è il giudice californiano Charles Breyer che nel mese di marzo aveva concesso a Vw di presentare una proposta concreta per la correzione dei veicoli coinvolti entro giovedì scorso.

L’intesa, arrivata nell’ultimo giorno utile, riguarda circa 500.000 veicoli equipaggiati con motori diesel da 2 litri, ma non le circa 80.000 unità con motore da tre litri. L’accordo prevede il riacquisto del mezzo milione di veicoli oppure la correzione delle emissioni entro i limiti previsti negli Usa e “risarcimenti importanti” che secondo la Welt potrebbero aggirarsi attorno ai 5mila dollari per ogni veicolo coinvolto. Nel compromesso, riporta una nota Volkswagen, è prevista l’istituzione di un fondo destinato a finanziare misure di protezione dell’ambiente. Somme che Volkswagen ha già messo in conto, accantonando 16,8 miliardi di euro. La sola operazione di riacquisto supererebbe i 7 miliardi di dollari.

I dettagli dell’accordo quadro raggiunto tra Volkswagen, l’Epa, l’agenzia Usa per la protezione dell’ambiente, e le autorità della californiane saranno definiti entro il prossimo 21 giugno.

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