Volkswagen sotto pressione, dieselgate verso i 30 miliardi
Si avvicina a 30 miliardi il costo del dieselgate per Volkswagen: lo scandalo dei software capaci di ingannare i test sulle emissioni nocive dei diesel della casa di Wolfsburg riporterà costi straordinari per 2,5 miliardi nel terzo trimestre, dopo che negli Stati Uniti il programma di richiamo dei motori diesel da 2 litri si sta rivelando più complesso del previsto. L’aggiornamento avrà un impatto sull’utile operativo del terzo trimestre e i risultati finanziari completi saranno diffusi il prossimo 27 ottobre. Considerando questa disposizione, la cifra totale per i costi dello scandalo emissioni arriverà a superare i 25 miliardi di euro.
Altro arresto in Germania
Volkswagen sotto pressione in Germania dove Wolfgang Hatz è stato arrestato in Germania con l’accusa di essere coinvolto nello scandalo emissioni. Ex manager e ingegnere, prima della vicenda emissioni era uno degli uomini più vicini all’ex ceo Martin Winterkorn. Ha lavorato per Porsche e Audi, assumendo il ruolo di capo reparto motori negli anni in cui sono stati progettati e venduti i motori finiti al centro dello scandalo. L’arresto è avvenuto a Monaco di Baviera e fonti della procura bavarese riportano di un allargamento delle indagini. Wolfgang è la seconda persona messa sotto accusa dagli inquirenti tedeschi. Nel marzo scorso la procura di Monaco aveva ordinato una perquisizione degli uffici di Ingolstadt mentre nel mese di luglio un altro ex ingegnere Audi, Giovanni Pamio, di nazionalità italiana, era stato arrestato con l’accusa del Dipartimento di Giustizia Usa di aver collaborato allo sviluppo dei software. Sotto accusa negli Stati Uniti altre sette persone. Titolo sotto pressione in borsa a Francoforte dove in apertura perdeva il 3%, recuperando un punto percentuale e mezzo a metà mattinata, scambiato a 140,95 euro per azione.