Volkswagen, difetti dopo i richiami in UK. E i consumatori chiedono una class action
Lo scandalo Dieselgate è lontano dall'essere alle spalle: la Volkswagen, infatti, nonostante il richiamo di numerose vetture, non sembra aver risolto i problemi. La denuncia arriva dal Guardian che, stando a quanto riferito da alcuni clienti del marchio tedesco in terra inglese, hanno lamentato problemi dopo che le proprie vetture sono state richiamate in officina per essere aggiornate.
Rumori sinistri, diminuzione della potenza e delle prestazioni, aumento dei consumi e difficoltà alla partenza sono solo alcuni degli inconvenienti riscontrati tanto che molti preferiscono tenere l'auto così come è per non incorrere in questo tipo di anomalie, tanto più che il Dipartimento dei Trasporti inglese ha confermato che l'aggiornamento non è obbligatorio. Problemi che stanno portando parecchi affezionati della casa teutonica a guardare altrove, rivolgendosi ad altri marchi. Le nubi all'orizzonte, però, potrebbero diventare ancora più nere per l'azienda di Wolfsburg: i consumatori gallesi e inglesi, infatti, sono pronti ad avviare una class action contro la casa madre per ricevere risarcimenti simili a quelli garantiti ai proprietari americani.
Pronta la class action contro il marchio
Non solo i clienti del Regno Unito sono pronti a dare battaglia al colosso tedesco: in Italia, infatti, è partita la campagna #PretendiGiustizia, gestita da Altroconsumo, che punta a mobilitare i cittadini di alcuni tra i maggiori paesi europei come Italia, Portogallo, Spagna e Belgio. "Il Parlamento Europeo ha un’opportunità unica, con il voto per approvare gli emendamenti proposti dalle organizzazioni dei consumatori alle raccomandazioni che saranno prodotte a seguito dell'inchiesta sulla misurazione delle emissioni nel settore automobilistico (EMIS) e al Report IMCO sull'omologazione e vigilanza del mercato per le auto in Europa" ricorda l'associazione. L'auspicio è che l’Europarlamento provi un modo concreto per adottare una versione stringente che assicuri, in caso di pratiche commerciali scorrette nel futuro, che i produttori auto siano responsabili per danni causati ai proprietari dei veicoli coinvolti.