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Volkswagen, emissioni truccate: la Germania sapeva già tutto

Il Governo tedesco era a conoscenza delle manipolazioni per ingannare i test sulle emissioni dei veicoli diesel. La vicenda era già emersa in un’interrogazione dei Verdi al Ministero dei Trasporti, fatta a fine luglio scorso. Berlino avvia una commissione d’inchiesta.
A cura di Valeria Aiello
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Angela Merkel al Salone di Francoforte
Angela Merkel al Salone di Francoforte

Prima il “no comment” dell’esecutivo tedesco sulle accuse rivolte dalle autorità Usa al gruppo Volkswagen per aver manipolato i dati sui test sulle emissioni inquinanti, poi l’annuncio del ministro dei Trasporti tedesco Alexander Dobrindt dell’avvio di una commissione d’inchiesta affidata al sottosegretario ai Trasporti Michael Odenwald. Anche la Cancelliera Angela Merkel chiede a gran voce “chiarezza” e “piena trasparenza” per cercare di arginare lo scandalo che ha travolto il costruttore di Wolfsburg, ma secondo quanto rivelato dal Die Welt, il Governo tedesco era già a conoscenza della questione sulle emissioni inquinanti truccate.

La Germania sapeva tutto. Il Governo federale era a conoscenza delle manipolazioni fatte dalle case automobilistiche per ingannare i test sulle emissioni inquinanti. La vicenda era emersa in un’interrogazione del gruppo parlamentare dei Verdi dello scorso 28 luglio, e diretta al Ministero dei Trasporti. Nella risposta, in possesso del Welt, il ministero avrebbe infatti ammesso di essere a conoscenza del software utilizzato sui veicoli per ingannare i test, coinvolgendo il Parlamento e la Commissione europea sul tema della lotta ai dispositivi per manipolare le emissioni. In particolare, una frase è contenuta nella risposta del Ministero: “In questo contesto, il Governo sostiene l’ulteriore sviluppo delle normative Ue, in particolare con l’obiettivo di ridurre le emissioni reali dei veicoli a motore”. In altre parole la Germania sapeva con esattezza che alcune case automobilistiche utilizzavano un software per ingannare i controlli delle emissioni nei test dei gas di scarico, pur non parlando di marche né modelli specifici.

Il comparto auto paga in Borsa. Nella giornata di oggi il Ftse Mib ha lasciato sul terreno il 3,33% a 21.031 punti, il Dax il 3,8%, il Cac-40 il 3,42%, l'Ibex il 3,11% e il Ftse 100 il 2,83%. In picchiata per il secondo giorno consecutivo il titolo Volkswagen, che chiude a -18,16% sul listino di Francoforte, venduto sotto i 109 euro. A piazza Affari chiude in rosso Fca (-6,21% a 11,93 euro) che paga eccessivamente le notizie su Vw. Il titolo è stato anche sospeso dagli scambi, così come Exor (-6,35%).

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