Volkswagen, Müller chiede scusa agli Usa e promette 900 mln per il nuovo suv
Volkswagen chiede scusa e lo fa pubblicamente attraverso l’amministratore delegato del gruppo, Matthias Müller, che negli Usa, in occasione del Salone di Detroit 2016 da dove la casa tedesca prova a distendere i rapporti con le autorità statunitensi, dopo anche l’annunciata azione legale che potrebbe costare decine di miliardi di dollari di multa. Riacquistare fiducia è l’obiettivo dichiarato da cui ripartire dopo la tempesta, mantenendo gli impegni finanziari negli Usa: parole del numero uno di Wolfsburg alla vigilia dell’apertura del Salone a Detroit dove Vw presenta l'ibeida Tiguan GTE Active Concept.
Sappiamo di aver deluso profondamente i nostri clienti, le autorità e tutto il pubblico generale qui negli Stati Uniti – ha detto Matthias Müller – Voglio scusarmi di nuovo per quanto non ha funzionato in Volkswagen”.
Nessun dettaglio sulle soluzioni per correggere le emissioni che verranno adottate negli Usa, a differenza dell'Europa dove le misure non state approvate dall'Autorità tedesca e adottate da partire dal primo trimestre del 2016. Le misure per gli Usa saranno presentate “non appena le autorità statunitensi le avranno approvate” ha spiegato Müller che mercoledì prossimo incontrerà il capo dell’US Environmental Protection Agency (Epa), Gina McCarthy, mentre giovedì dovrebbe toccare al Dipartimento di Sorveglianza statunitense decidere sulle diverse soluzioni presentate da Vw per rimettere a norma i diesel truccati negli Usa.
Il nostro primo obiettivo del 2016 è riconquistare la fiducia – ha aggiunto Müller – Non ci sono solo le nostre auto che dobbiamo sistemare ma anche la nostra credibilità.
Müller ha ribadito che gli Usa resteranno un mercato chiave per Volkswagen, confermando gli investimenti destinati dal gruppo nello stabilimento di Chattanooga, in Tennessee.
Volkswagen ha investito oltre un miliardo a Chattanooga – ha spiegato – e sosteniamo fermamente l'investimento di 900 milioni di dollari in un suv di media gamma. Sarà un modello che creerà altri duemila posti di lavoro”.
Nel frattempo, secondo quando riporta il quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung, Volkswagen starebbe comunque prevedendo "il riacquisto di circa un quinto delle auto coinvolte nello scandalo emissioni negli Usa", 115mila veicoli che il gruppo vorrebbe riscattare oppure, in maniera più vantaggiosa, riacquisire con forti incentivi sull’acquisto di un nuovo veicolo. Negli Stati Uniti, da quando il caso è emerso, nel settembre scorso, il gruppo ha ammesso emissioni truccate per poco meno di 500mila veicoli sugli 11 milioni negli mondo.