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Volkswagen, Winterkorn sarà Ceo anche nel 2016

Il presidio del Consiglio di Sorveglianza ha confermato la fiducia all’ad. La sconfitta di Piech spinge il gruppo verso l’ingresso nel Circus della Formula 1.
A cura di Valeria Aiello
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Ferdinand Piech e Martin Winterkorn
Ferdinand Piech e Martin Winterkorn

Martin Winterkorn sarà ceo del gruppo Volkswagen anche nel 2016. A comunicarlo è il colosso tedesco dell’auto dopo la battaglia interna fra i vertici dei giorni scorsi, che aveva visto il presidente del consiglio di sorveglianza Ferdinand Piech prendere le distanze a mezzo stampa dall’uomo che lui stesso aveva scelto come “delfino” nel 1981. Il presidio attribuisce grande importanza al fatto che Winterkorn mantenga attivamente e con successo le sue funzioni come presidente del consiglio di amministrazione, e che abbia l'incondizionato sostegno del presidio. “È il miglior manager per il Gruppo” si legge in una nota diffusa.

Il presidio proporrà al consiglio di sorveglianza, nella seduta di febbraio 2016, di prolungare il mandato del ceo che scade nello stesso anno. Il comunicato annunciato giovedì sera, dopo il vertice che si è tenuto a Salisburgo, alla presenza dello stesso Winterkorn, dal quale il ceo sembra uscirne addirittura più forte. Non si è sciolto invece il nodo sulla questione della successione di Piech, nipote del fondatore e da solo proprietario del 13% di Porsche SE, la holding che controlla il gruppo tedesco – la famiglia Piech insieme alla famiglia Porsche detiene il 53,1% delle azioni Volkwagen.

Il patriarca 78enne sembrerebbe quindi isolato dal comitato di supervisione che ha il potere di nominare e licenziare i vertici della società. Tuttavia gli analisti che conoscono il gruppo invitano alla cautela, identificando nella fiducia solo la prima tappa della guerra dei vertici Vw. Piech teme per “il futuro del cuore del marchio”, scrive Spiegel online, perché nonostante il successo attuale, il gruppo sarebbe a rischio. I buoni risultati in Cina, nasconderebbero la debolezza del colosso in Europa e negli Usa. E questo nonostante Volkswagen sia prossima a scavalcare Toyota, diventando il primo colosso mondiale dell’auto L’esito sarebbe tutt’altro che scontato, se si considera anche il precedente colpo con cui il presidente nel 2006 si sbarazzò dell’allora amministratore delegato Bernd Pischetsrieder -che proprio come Winterkorn aveva il cda dalla sua.

Gli sviluppi della vicenda sono vastissimi e non solo sul piano del prodotto. Tra le altre cose, in ballo ci sono anche grandi decisioni sul fronte sportivo, con la possibilità dell’ingresso del gruppo tedesco in Formula 1, principalmente ostacolato dal rapporto di scarsa simpatia tra Piech e Bernie Ecclestone. Un ingresso chiave, su cui il patron del Circus durante il weekend del GP del Bahrain aveva affermato: “Sono pronto a farmi da parte per favorire l’ingresso di Audi in Formula 1”. Quanto basta per far pensare all’avvicinarsi di una vera svolta.

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