WRC: grande spettacolo per la prima giornata in Messico. Ogier già al comando
Dalla neve della Svezia alla polvere del Messico. Il Rally di Guanajuato accoglie il mondiale per la sua terza prova in calendario, regalando piste tecniche in cui polvere e ghiaia saranno le protagoniste. Elementi che fanno di questo Rally una prova molto selettiva, che si sviluppa su 21 prove speciali per un totale di 395 chilometri cronometrati, da disputare in una cornice naturale di estrema bellezza. Tecnica di guida ed interpretazione delle note diventano le doti essenziali per gli equipaggi che vogliono puntare alla vittoria sulle difficili speciali messicane. Base di questo rally, entrato nel circuito WRC nel 2004, sarà la cittadina di Leon, la quinta per grandezza del Messico. L’antipasto offerto nella prima giornata di gara è sicuramente d’effetto: una Street Stage nelle strette vie della cittadina mineraria di Guanajuato ed una Special Stage nell’autodromo di Leon.
Sébastien Ogier subito protagonista
Il consueto ShakeDown di apertura non regala particolari sorprese e vede subito la Volkswagen Polo R WRC di Sébastien Ogier davanti a tutti. Il francese dimostra di non aver perso la confidenza con il fondo ghiaioso e strappa il miglior tempo al quarto passaggio sui cinque previsti nello stage di Llano Grande di 5,5 Km. Sulla breve distanza il gap inflitto sul secondo, ovvero Thierry Neuville con la Hyundai i20, è già interessante, con 2 secondi e 2 decimi di margine. Per gli altri piloti ritmo praticamente identico, con sei vetture racchiuse in solo 8 decimi. Nell’ordine, alle spalle di Neuville, hanno chiuso lo ShakeDown Meeke, Latvala, Ostberg, Mikkelsen e Kubica.
Lorenzo Bertelli veloce nelle miniere della prima speciale
Il Rally del Messico entra però nel vivo con le prime speciali in notturna. Due stage molto veloci e molto spettacolari, che da un lato non possono offrire molto in termini di valutazione degli assetti e della preparazione delle vetture, dall’altro invece hanno emozionato il numeroso pubblico che ha letteralmente assediato le strette strade della cittadina mineraria di Guanajuato, teatro della prima speciale. Una Street Stage di soli un chilometro di lunghezza in cui gli organizzatori hanno saputo concentrare una prova di assoluto rilievo, con tanto di passaggio in un tunnel sotterraneo costruito dai minatori nel ‘600 per l’estrazione dell’argento. La sorpresa in questa speciale è stata la prova di Lorenzo Bertelli e Giovanni Bernacchini, capaci di chiudere al secondo posto lo stage alle spalle di Neuville e davanti a Sébastien Ogier.
Prova spettacolo in autodromo
Seconda speciale di 4 chilometri e 600 metri nell’autodromo di Leon, dove un fondo misto di ghiaia ed asfalto intervallati da salti e pozze d’acqua vedono due equipaggi sfidarsi in contemporanea. Alla fine la tabella tempi vede Sébastien Ogier davanti a tutti, con il cronometro fermato sul tempo di 3’19”.8 davanti a Mikkelsen (+1.2) e Latvala (+1.3). Thierry Neuville tiene il ritmo e chiude al quarto posto, in attesa di scatenare la sua Hyundai i20 con un sistema di iniezione modificato per attenuare le perdite di potenza che potrebbe incontrare nelle prossime speciali in quota sulla Sierra de Lobos.
WRC – Rally del Messico – Classifica provvisoria dopo la prima giornata
- Ogier – Volkswagen Polo R WRC – 4:13.0
2. Neuville – Hyundai i20 WRC +1.2
3. Mikkelsen – Volkswagen Polo R WRC +1.2
4. Latvala – Volkswagen Polo R WRC +1.8
5. Ostberg – Citroen DS3 WRC +2.1
6. Meeke – Citroen DS3 WRC +2.7
7. Tanak – Ford Fiesta RS WRC +2.9
8. Kubica – Ford Fiesta RS WRC +3.8
9. Sordo – Hyundai i20 WRC +4.6
10. Bertelli – Ford Fiesta RS WRC +5.3