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WRC: il caldo scioglie il Rally di Svezia. Per Sébastien Ogier “correre è da idioti”

Secondo appuntamento del Mondiale Rally in versione ridotta a causa dell’assenza di neve e ghiaccio sulle strade. L’organizzazione accorcia il percorso ma la corsa rischia di essere cancellata dopo che le ricognizioni hanno messo in evidenza problemi legati alla sicurezza. Per lo stesso motivo il Rally fu annullato nel 1990.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Il Mondiale Rally è pronto per il suo secondo appuntamento stagionale, con il Rally di Svezia, ma il protagonista, in senso negativo, di queste ore pre-gare è senza ombra di dubbio il caldo anomalo che si è abbattuto sul Nord Europa in questi giorni e che ha reso impraticabili molte delle prove speciali in programma. Le temperature decisamente sopra la media hanno infatti causato un precoce disgelo, che ha trasformato le strade ghiacciate della Svezia in pericolose trappole di fango. Un evento che si era già verificato nel 1990, e che aveva causato l’annullamento della competizione. Correre in queste condizioni diventa pericoloso per i piloti e rischia di rendere inutilizzabili le strade, danneggiate dal passaggio continuo delle auto dotate di pneumatici chiodati.

Sébastien Ogier: “ Chi ha deciso di farci correre è un idiota”

Nella giornata di mercoledì sono partite le ricognizioni, ma le notizie riportare al parco chiuso non hanno sicuramente portato il buon umore all’interno del circus mondiale. La maggior parte delle strade non presenta l’innevamento o lo strato di ghiaccio necessario a correre in condizioni di sicurezza. Parla senza mezzi termini è il tre volte Campione del Mondo Sébastien Ogier, che proprio nella serata di mercoledì ha rilasciato al quotidiano locale Varmlands Folkblad parole di fuoco contro l’organizzazione: “Non so quello che stiamo facendo qui … Non c'è nessun motivo per essere qui. Io non so chi ha preso questa decisione, ma è comunque completamente idiota”. Il francese spiega la sua presa di posizione: “Dal mio punto di vista non è possibile disputare il rally. Non riesco nemmeno a capire perché eseguiamo le ricognizioni. Stiamo distruggendo le strade per nessuna ragione al mondo. Con gli pneumatici chiodati perderemmo direttamente le borchie ed allora diventerà veramente pericoloso”. Dopo le dure parole Ogier ha però voluto puntualizzare il suo pensiero, tornando in parte sui suoi passi, attraverso la sua pagina Facebook: “ Adoro il Rally di Svezia e non ho mai chiesto l’annullamento totale, ma solo quello della speciali su fondo al 100% in terra”.

Gli sforzi dell’organizzazione, ma il Rally è a rischio

Le sorti del Rally di Svezia, giunto alla sua 64esima edizione, rimangono appese ad un filo, nonostante gli sforzi dell’organizzazione. Nei giorni scorsi il programma era stato drasticamente ridotto, proprio a causa dell’assenza delle condizioni climatiche ideali richieste per correre sulle piste svedesi. La neve era presente solo nelle due speciali da disputare nella confinante Norvegia, e molte delle speciali in programma erano invece invase dal fango. Cancellate dunque otto speciali delle ventuno previste, oltre che allo Shakedown di apertura, riducendo di 90 chilometri i tratti cronometrati. Le ricognizioni hanno però messo in evidenza il perdurare delle problematiche e Simon Larkin della WRC Promoter ha evidenziato che “Giovedì all’ora di pranzo verrà presa una decisione”. Una situazione che potrebbe portare all’annullamento della competizione, proprio come nell’edizione del 1990. I piloti per ora sono divisi e potrebbe verificarsi un incontro tra di loro per prendere una posizione chiara nei confronti dell’organizzazione, mettendo per la prima volta al primo posto delle priorità il discorso sicurezza.

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