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WRC: il Mondiale torna in Europa. Si corre in Portogallo

Quinto appuntamento del campionato in Portogallo. Sébastien Ogier in cerca del quarto successo stagionale. Debutto per l’evoluzione della Ford Fiesta WRC affidata anche al rientrante Kubica.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Dopo le trasferte oltre oceano il Mondiale Rally è pronto a scendere sugli sterrati della vecchia Europa. Tocca al Portogallo ospitare la quinta tappa del campionato, con una novità che prevedere di abbandonare la regione dell’Algarve per tornare nel nord del paese, da dove il Mondiale mancava ormai dal 2001. Un ritorno gradito nel nord del Portogallo, che vanta una storia importante nelle competizioni rallystiche e che vuole riconfermarsi come una delle migliori tappe del Mondiale. Vale la pena ricordare che in passato il Rally di Portogallo è stato nominato per ben cinque volte “Best Rally in the World”. Un Rally sulla carta difficile ed insidioso, su una distanza complessiva di 1529 chilometri, di cui 352 di prove cronometrate, divise nelle 16 speciali in programma. Centro del Rally la cittadina di Matosinhos, a nord di Porto, dove avrà sede il service park.

Sébastien Ogier per dimenticare l’Argentina

Il leader del Mondiale, Sébastien Ogier, si presenta in Portogallo più determinato che mai. Svanito il sogno del poker di vittorie nelle prime quattro tappe in calendario, il transalpino farà di tutto pur di dimenticare la battuta a vuoto segnata in Argentina, dalla quale ha ricevuto magra consolazione per i 3 punti conseguiti con la vittoria della Power Stage. Il distacco in termini di punti dai diretti avversari non impensierisce più di tanto il pilota Volkswagen, che guida la classifica con 84 punti, 33 punti in più di Mads Ostberg (51), seguito da Andreas Mikkelsen (47). Una nuova battuta a vuoto permetterebbe al francese di mantenere la testa del Mondiale, ma sarebbe una situazione pericolosa, in considerazione del fatto che le altre case automobilistiche hanno affilato le proprie armi, pronte al debutto proprio in Portogallo.

Robert Kubica torna con l’evoluzione della Fiesta

Ford punta tutto sull’evoluzione della sua Fiesta WRC, una delle auto più apprezzate delle ultime stagioni. Non si tratta di un semplice aggiornamento, ma di una rivisitazione di tutta la vettura che coinvolge l’80% dei componenti. Rivisto il motore sia a livello meccanico che elettronico, aggiornata la trasmissione, adeguati i differenziali: la Fiesta è pronta a scendere sugli sterrati portoghesi per puntare al podio finale con gli ufficiali Elfyn Evans ed Ott Tanak. L’evoluzione della Fiesta sarà disponibile anche per il nostro Lorenzo Bertelli, mentre c’è attesa per il rientro di Robert Kubica, che era assente in Argentina per riorganizzare la sua struttura corse. Il polacco sarà regolarmente al via con la nuova Ford gestita dalla M-Sport.

Citroen aggiorna la sua DS3

Galvanizzata dalla doppietta argentina, con Kris Meeke al primo posto e Mads Ostberg sul secondo gradino del podio, la Citroen è pronta a dare nuovamente battaglia con un nuovo aggiornamento della DS3. Si tratta del secondo step di evoluzione, dopo quello visto alla prima stagionale sulle tortuose strade del Monte-Carlo. Per il Portogallo si punta maggiormente all’aerodinamicità della vettura, che sarà dotata di un nuovo frontale, dove paraurti, fasce frontali e minigonne dovrebbero garantire una minore resistenza all’avanzamento ed aumentare il carico in velocità. Dal punto di vista estetico invece le nuove DS3 abbandonerà il classico colore bianco per dare spazio ad un più grintoso nero.

Il programma del Rally del Portogallo

Dopo il consueto Shake Down per prendere confidenza con il terreno portoghese, il rally entrerà nel vivo con la Super Special Stage della lunghezza di 3 chilometri e 360 metri di Lousada in programma nella serata di giovedì 21 maggio. Il giorno successivo sono previste sei speciali verso il confine spagnolo. Sabato altre sei speciali tra cui la Fridao, la più lunga dell’intero rally con i suoi 37 chilometri da ripetere nella SS10 e nella SS13. Domenica ultimi tre stage, con arrivo a Fafe. Attenzione al fondo delle speciali: una superficie morbida che garantisce sufficiente aderenza per una guida aggressiva, ma che potrebbe rivelarsi una trappola scivolosa ed insidiosa in caso di pioggia.

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